Transizioni sociali e genere: la human agency per spiegare il cambiamento

Gli studi di genere nascono e si affermano come una prospettiva particolare di lettura dei feno meni sociali nel loro complesso, ma anche come area di studi orientata all’analisi e alla comprensio ne di problematiche e oggetti di studio specifci (Antonelli, 2018). Grazie alla loro natura intrinseca mente dinamica, si sono rivelati particolarmente sensibili ai mutamenti di una società sempre più complessa e capaci di adottare approcci teorici e metodologici atti a favorirne la comprensione. Un esempio su tutti, l’adozione dell’approccio teorico intersezionale il quale, analizzando le mol teplici dimensioni della persona e il valore che queste hanno nella società, consente di cogliere le gerarchie, le asimmetrie e le varie forme di oppressione che ne caratterizzano la posizione sociale. Nel corso degli anni, lo «spettro tematico» (Corbisiero, Nocenzi 2022, p. 290) degli studi di genere si è notevolmente ampliato: oltre ai women’s studies, ai men’s studies e agli LGBTQ+ studies, la ricerca scientifca si è dedicata anche allo studio delle identità di genere e dell’orientamento sessuale e alle forme di esclusione sociale e marginalizzazione che ne derivano. La prospettiva di genere si è rivelata particolarmente feconda se applicata allo studio della violenza politica (Mu solino 2017) e del terrorismo e sono piuttosto recenti i tentativi da parte di molti Paesi dell’Unione Europea di impiegarla nel processo di elaborazione dei programmi di contrasto e prevenzione alla radicalizzazione e all’estremismo violento.