La democrazia espropriata delle decisioni sulle libertà

L’intervento illustra una condizione presente della democrazia penale relativa ai temi della libertà personale e della riforma della giustizia. Si chiariscono le ragioni della necessaria riforma delle regole sulla custodia cautelare, oggi fonte di inevitabili coinvolgimento di persone innocenti, e il concetto di cultura della giurisdizione, troppo poco spiegato ai consociati nello scarso dibattito sulla c.d. separazione delle carriere tra pubblico ministero e giudice. La difficoltà tecnica di formare la cultura collettiva attorno a che cosa sono le misure cautelari o sul ruolo delle parti e del giudice nel processo penale (così diverso da quello civile), unita alla tecno- crazia che governa oggi ogni settore, si è dimostrata un fattore che aggrava le inadempienze e le contrapposizioni che nella materia penale hanno costruito una sorta di blocco o di cortocircuito nei processi decisionali e di conoscenza critica su questioni fondamentali di diritti collettivi