Il volume affronta i temi legati all’universo giovanile, con particolare riferimento al rapporto delle nuove generazioni con i media e con quel grande totem simbolico che è diventata la comunicazione. Nella società odierna, il passaggio alla postmodernità si accompagna a nuovi riti collettivi e celebra la nascita di tribù giovanili fondate su micro-aggregazioni sociali, comunità fluide e temporanee tenute insieme da pratiche di consumo condivise. I criteri di riconoscimento e di definizione dei gruppi si devono confrontare ovviamente con le trasformazioni della soggettività: le dinamiche identitarie delle nuove generazioni, sempre più impalpabili e mutevoli, hanno abbandonato da tempo i percorsi formativi più tradizionali, in favore di traiettorie nomadi e irregolari, che anche i media contribuiscono a tracciare. Inseriti in questo scenario, i dati di ascolto di tv e radio, così come quelli sulla lettura dei giornali, diventano lo spunto per una riflessione più ampia sui consumi culturali, sul loro significato e sul valore simbolico degli atti di fruizione mediale. L’analisi proposta prende le mosse proprio da questa sorta di colonizzazione dell’ambiente simbolico giovanile ed offre una chiave di lettura originale attraverso cui interpretare le scelte di una generazione per definizione inafferrabile e sfuggente. La comunicazione finisce infatti per rappresentare una sorta di immaginario filo rosso in grado di legare consumo eterogenei, fornendo nello stesso tempo ai ragazzi uno strumento espressivo in grado di veicolarne vissuto, esperienze e desideri.
Mediamente giovani. Percorsi, stili e consumi culturali / Roberti, Geraldina. - (2005).
Mediamente giovani. Percorsi, stili e consumi culturali
ROBERTI, GERALDINA
2005
Abstract
Il volume affronta i temi legati all’universo giovanile, con particolare riferimento al rapporto delle nuove generazioni con i media e con quel grande totem simbolico che è diventata la comunicazione. Nella società odierna, il passaggio alla postmodernità si accompagna a nuovi riti collettivi e celebra la nascita di tribù giovanili fondate su micro-aggregazioni sociali, comunità fluide e temporanee tenute insieme da pratiche di consumo condivise. I criteri di riconoscimento e di definizione dei gruppi si devono confrontare ovviamente con le trasformazioni della soggettività: le dinamiche identitarie delle nuove generazioni, sempre più impalpabili e mutevoli, hanno abbandonato da tempo i percorsi formativi più tradizionali, in favore di traiettorie nomadi e irregolari, che anche i media contribuiscono a tracciare. Inseriti in questo scenario, i dati di ascolto di tv e radio, così come quelli sulla lettura dei giornali, diventano lo spunto per una riflessione più ampia sui consumi culturali, sul loro significato e sul valore simbolico degli atti di fruizione mediale. L’analisi proposta prende le mosse proprio da questa sorta di colonizzazione dell’ambiente simbolico giovanile ed offre una chiave di lettura originale attraverso cui interpretare le scelte di una generazione per definizione inafferrabile e sfuggente. La comunicazione finisce infatti per rappresentare una sorta di immaginario filo rosso in grado di legare consumo eterogenei, fornendo nello stesso tempo ai ragazzi uno strumento espressivo in grado di veicolarne vissuto, esperienze e desideri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.