I rischi non identificati, definiti come “unknown unknowns”, sono stati tradizionalmente sempre al di fuori del perimetro dei modelli di previsione e gestione. Si è sempre ritenuto che la maggior parte delle incognite sconosciute sia impossibile da trovare o immaginare in anticipo. L’evoluzione tecnologica, in particolare quella che ruota intorno all’intelligenza artificiale (IA) e alla capacità di produrre, gestire ed analizzare enormi quantità di dati (c.d. big data), mette adesso a disposizione nuovi strumenti potenzialmente in grado di sviluppare e suggerire dei modelli più evoluti per caratterizzare i rischi, in particolare quelli non identificati. Attraverso la caratterizzazione di incognite sconosciute, i modelli aiuteranno a identificare anche i rischi ritenuti non identificabili o inimmaginabili. Trovare altre incognite sconosciute significa convertirle in “incognite” conosciute in modo che diventino gestibili nell’ottica del risk management.
Il contributo dell’intelligenza artificiale alla gestione del rischio operativo tra efficienza ed etica / Bellini, Francesco; D'Ascenzo, Fabrizio. - 2:(2020), pp. 271-287. (Intervento presentato al convegno Forum Internazionale del Gran Sasso 2019 tenutosi a Teramo).
Il contributo dell’intelligenza artificiale alla gestione del rischio operativo tra efficienza ed etica
Francesco Bellini
;Fabrizio D'Ascenzo
2020
Abstract
I rischi non identificati, definiti come “unknown unknowns”, sono stati tradizionalmente sempre al di fuori del perimetro dei modelli di previsione e gestione. Si è sempre ritenuto che la maggior parte delle incognite sconosciute sia impossibile da trovare o immaginare in anticipo. L’evoluzione tecnologica, in particolare quella che ruota intorno all’intelligenza artificiale (IA) e alla capacità di produrre, gestire ed analizzare enormi quantità di dati (c.d. big data), mette adesso a disposizione nuovi strumenti potenzialmente in grado di sviluppare e suggerire dei modelli più evoluti per caratterizzare i rischi, in particolare quelli non identificati. Attraverso la caratterizzazione di incognite sconosciute, i modelli aiuteranno a identificare anche i rischi ritenuti non identificabili o inimmaginabili. Trovare altre incognite sconosciute significa convertirle in “incognite” conosciute in modo che diventino gestibili nell’ottica del risk management.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.