From the two hemispheres of Kunyu tushuo 坤輿圖說 (1674), an illustrated description of the world by the Belgian Jesuit Ferdinand Verbiest (1623-1688), the pictures of some of the animals seem to have the aim of scaring any traveller who is setting out on the open seas to explore unknown territories. An impressive but terrifying lion stands tall before a rhinoceros who appears to be wearing a knight’s armour; slightly below is a crocodile with its jaws open and ready to attack a hyena devouring its prey nearby. This type of depiction, whether in the form of illustrations or actual descriptive texts, fills the geographical works produced by the Jesuits of the Chinese mission from the end of the sixteenth century onwards

Tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, i missionari gesuiti hanno prodotto un certo numero di opere geografiche in lingua cinese riguardante i territori occidentali. All’interno di questi lavori, sulle mappe e sui commenti ad esse, si trovano varie descrizioni di animali fantastici e reali, a volte corre-late da immagini. In esse si rintracciano delle caratteristiche in comune con le mappe e con gli atlanti occidentali e, allo stesso tempo, si rivelano anche dei tratti non completamente nuovi per il contesto cinese. Le domande che l’autore si è posto sono: che tipo di descrizioni possono essere estrapolate da questi lavori? Quale idea e immagine di animali riflettono? Quali erano le motivazioni e gli obiettivi che hanno portato i missionari ad aggiungere tali descrizioni nelle proprie opere scritte o tradotte in cinese? La relazione tra uomo e animale, in quanto parte integrante dello sviluppo della civiltà umana, è stata ed è tuttora oggetto di ricerca da parte di molti studiosi. Il presente saggio, dopo alcune considerazioni generali riguardo alle descrizioni di animali nella cultura occidentale e cinese, si propone di analizzare alcuni esempi delle descrizioni testuali degli animali contenute nell’opera geografica di Giulio Aleni (1582-1649), Zhifang waiji 職方外 紀 (1623), al fine di evidenziare alcune peculiarità del complesso processo di accomodamento culturale avvenuto attraverso quelle opere geografiche scritte in cinese.

Real and unreal animals in Jesuit geographical works in China: a research note / DE TROIA, Paolo. - In: SULLA VIA DEL CATAI. - ISSN 1970-3449. - 26:XV(2022), pp. 123-155.

Real and unreal animals in Jesuit geographical works in China: a research note

Paolo De Troia
2022

Abstract

From the two hemispheres of Kunyu tushuo 坤輿圖說 (1674), an illustrated description of the world by the Belgian Jesuit Ferdinand Verbiest (1623-1688), the pictures of some of the animals seem to have the aim of scaring any traveller who is setting out on the open seas to explore unknown territories. An impressive but terrifying lion stands tall before a rhinoceros who appears to be wearing a knight’s armour; slightly below is a crocodile with its jaws open and ready to attack a hyena devouring its prey nearby. This type of depiction, whether in the form of illustrations or actual descriptive texts, fills the geographical works produced by the Jesuits of the Chinese mission from the end of the sixteenth century onwards
2022
Tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, i missionari gesuiti hanno prodotto un certo numero di opere geografiche in lingua cinese riguardante i territori occidentali. All’interno di questi lavori, sulle mappe e sui commenti ad esse, si trovano varie descrizioni di animali fantastici e reali, a volte corre-late da immagini. In esse si rintracciano delle caratteristiche in comune con le mappe e con gli atlanti occidentali e, allo stesso tempo, si rivelano anche dei tratti non completamente nuovi per il contesto cinese. Le domande che l’autore si è posto sono: che tipo di descrizioni possono essere estrapolate da questi lavori? Quale idea e immagine di animali riflettono? Quali erano le motivazioni e gli obiettivi che hanno portato i missionari ad aggiungere tali descrizioni nelle proprie opere scritte o tradotte in cinese? La relazione tra uomo e animale, in quanto parte integrante dello sviluppo della civiltà umana, è stata ed è tuttora oggetto di ricerca da parte di molti studiosi. Il presente saggio, dopo alcune considerazioni generali riguardo alle descrizioni di animali nella cultura occidentale e cinese, si propone di analizzare alcuni esempi delle descrizioni testuali degli animali contenute nell’opera geografica di Giulio Aleni (1582-1649), Zhifang waiji 職方外 紀 (1623), al fine di evidenziare alcune peculiarità del complesso processo di accomodamento culturale avvenuto attraverso quelle opere geografiche scritte in cinese.
animals; China; Jesuits; crosscultural
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Real and unreal animals in Jesuit geographical works in China: a research note / DE TROIA, Paolo. - In: SULLA VIA DEL CATAI. - ISSN 1970-3449. - 26:XV(2022), pp. 123-155.
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