Negli ultimi dieci anni la letteratura sulla resilienza economica ha favorito una migliore comprensione degli effetti territoriali della Grande Recessione, la grave crisi economica e finanziaria del 2007-13, nonché dei fattori che riescono a spiegare perché alcune regioni sono più resistenti di fronte alle crisi e avviano prima la ripresa economica (Di Caro e Fratesi, 2018). La pandemia da Covid-19 sta producendo effetti negativi rilevanti in termini economici e sociali a livello internazionale, oltre alle conseguenze di lungo periodo sulla salute pubblica e sui servizi sanitari nazionali, con differenze territoriali significative (Conte et al., 2020). In Italia, secondo gli ultimi dati pubblicati da ISTAT, nel secondo trimestre del 2020 il Prodotto Interno Lordo (PIL) ha registrato una riduzione congiunturale di circa il 13%; nel 2020, si stima una riduzione del PIL nazionale pari a circa -9%. Di rilievo sono le conseguenze sul mercato del lavoro: il calo tendenziale dell’occupazione rispetto allo scorso anno ammonta a circa -840 mila unità; gli inattivi crescono di oltre 1 milione e 300 mila unità rispetto allo stesso trimestre del 2019. Il calo dell’occupazione penalizza soprattutto i giovani e le donne (ISTAT, 2020). In questo contributo si sviluppa un’analisi preliminare degli effetti dell’attuale crisi economica da Covid-19 su alcuni indicatori del mercato del lavoro nelle regioni Italiane utilizzando l’approccio della resilienza economica. Si tratta di valutazioni in corso di aggiornamento, data l’incertezza dovuta all’evoluzione della crisi sanitaria, da interpretare con cautela. In conclusione, si discutono alcune implicazioni di policy.

La resilienza della regioni italiane durante il Covid-19. Prime valutazioni / DI CARO, Paolo. - In: EYESREG. - ISSN 2239-3110. - 10:6(2020).

La resilienza della regioni italiane durante il Covid-19. Prime valutazioni

di caro paolo
2020

Abstract

Negli ultimi dieci anni la letteratura sulla resilienza economica ha favorito una migliore comprensione degli effetti territoriali della Grande Recessione, la grave crisi economica e finanziaria del 2007-13, nonché dei fattori che riescono a spiegare perché alcune regioni sono più resistenti di fronte alle crisi e avviano prima la ripresa economica (Di Caro e Fratesi, 2018). La pandemia da Covid-19 sta producendo effetti negativi rilevanti in termini economici e sociali a livello internazionale, oltre alle conseguenze di lungo periodo sulla salute pubblica e sui servizi sanitari nazionali, con differenze territoriali significative (Conte et al., 2020). In Italia, secondo gli ultimi dati pubblicati da ISTAT, nel secondo trimestre del 2020 il Prodotto Interno Lordo (PIL) ha registrato una riduzione congiunturale di circa il 13%; nel 2020, si stima una riduzione del PIL nazionale pari a circa -9%. Di rilievo sono le conseguenze sul mercato del lavoro: il calo tendenziale dell’occupazione rispetto allo scorso anno ammonta a circa -840 mila unità; gli inattivi crescono di oltre 1 milione e 300 mila unità rispetto allo stesso trimestre del 2019. Il calo dell’occupazione penalizza soprattutto i giovani e le donne (ISTAT, 2020). In questo contributo si sviluppa un’analisi preliminare degli effetti dell’attuale crisi economica da Covid-19 su alcuni indicatori del mercato del lavoro nelle regioni Italiane utilizzando l’approccio della resilienza economica. Si tratta di valutazioni in corso di aggiornamento, data l’incertezza dovuta all’evoluzione della crisi sanitaria, da interpretare con cautela. In conclusione, si discutono alcune implicazioni di policy.
2020
resilienza, Covid-19, regioni italiane
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La resilienza della regioni italiane durante il Covid-19. Prime valutazioni / DI CARO, Paolo. - In: EYESREG. - ISSN 2239-3110. - 10:6(2020).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1658327
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