Autonomia della macchina e identità della persona

Il lavoro si propone di intercettare ed esplorare la nuova vulnerabilità della persona umana esposta al potere digitale: quello di chi detiene l’apparato tecnologico nella società dell’informazione contemporanea. Questa nuova condizione umana rimette in discussione alcune categorie fondative del discorso etico-giuridico moderno e contemporaneo, correlandosi al potere di definizione dell’identità della persona digitale. Un potere che ritrae forza dell’asimmetria della relazione tra uomo e macchina implicata ed inverata dalle pratiche della società digitale (in primis: processi decisionali e profilazioni): la trasparenza dell’uomo-datificato di fronte alla macchina e l’opacità della macchina di fronte all’uomo-letto dalla macchina. Da questa prospettiva, cruciale è il problema della relazione conflittuale tra autonomia della persona e quella della IA, alla stregua di una esigenza fondamentale per la tutela giuridica della persona umana: scongiurare il rischio di assoggettare la persona a nuove forme di potere arbitrario e incontrollabile.