Tramite la descrizione di un esempio virtuoso, l’articolo concorre ad approfondire il tema cardine del numero 484 de "L’Industria delle Costruzioni”, interamente dedicato alla riflessione sul ruolo del dettaglio come strumento di controllo decisivo nel processo di produzione della forma architettonica. Affrontando l’analisi del progetto di una cantina situata in un piccolo borgo spagnolo, lo scritto sottolinea i caratteri peculiari di questo manufatto sviluppato da Harquitectes. Il progetto recupera porzioni di un manufatto esistente e articola piccoli uffici, sale per la degustazione, spazi per la fermentazione e per la conservazione del vino in un sistema spaziale complesso, fatto ora di passaggi aperti ma coperti da terrazze sospese, ora di sale avvolte da un’atmosfera densa. Il sistema bioclimatico passivo della grande sala di fermentazione dei vini è il risultato della giustapposizione di livelli murari di mattoni che rivestono l’involucro interno e che diventano cifra espressiva dell’invaso spaziale. Gli Harquitectes continuano a lavorare con i materiali tradizionali: certo che questi non abbiano esaurito il proprio vocabolario espressivo, lo studio catalano dimostra che le modalità di disposizione dei mattoni o di stesura di uno strato sottile di calce siano scelte determinanti per figurazioni ancora inattese.
Harquitectes. Cantina Clos Pachem a Gratallops, Spagna / Nicolai, Lucia. - In: L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI. - ISSN 0579-4900. - 484:(2022), pp. 70-77.
Harquitectes. Cantina Clos Pachem a Gratallops, Spagna
Lucia Nicolai
2022
Abstract
Tramite la descrizione di un esempio virtuoso, l’articolo concorre ad approfondire il tema cardine del numero 484 de "L’Industria delle Costruzioni”, interamente dedicato alla riflessione sul ruolo del dettaglio come strumento di controllo decisivo nel processo di produzione della forma architettonica. Affrontando l’analisi del progetto di una cantina situata in un piccolo borgo spagnolo, lo scritto sottolinea i caratteri peculiari di questo manufatto sviluppato da Harquitectes. Il progetto recupera porzioni di un manufatto esistente e articola piccoli uffici, sale per la degustazione, spazi per la fermentazione e per la conservazione del vino in un sistema spaziale complesso, fatto ora di passaggi aperti ma coperti da terrazze sospese, ora di sale avvolte da un’atmosfera densa. Il sistema bioclimatico passivo della grande sala di fermentazione dei vini è il risultato della giustapposizione di livelli murari di mattoni che rivestono l’involucro interno e che diventano cifra espressiva dell’invaso spaziale. Gli Harquitectes continuano a lavorare con i materiali tradizionali: certo che questi non abbiano esaurito il proprio vocabolario espressivo, lo studio catalano dimostra che le modalità di disposizione dei mattoni o di stesura di uno strato sottile di calce siano scelte determinanti per figurazioni ancora inattese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.