The study of ancient Roman bridges embraces various disciplines and professions: engineers, architects, historians, archaeologists, and geologists. One of the first experiments completed by this research group was conducted on the Augustus Bridge at Narni: an integrated digital survey followed by the application of 3D digital modeling. Although only one of its four arches has been preserved, it can still be seen that the bridge was conceived on a large scale of technical complexity based on a precise knowledge that guided the choice of materials and architectonic solutions. Te structure is immersed in an enchanting green landscape, which has for centuries attracted numerous scholars and artists. They have left us a precious iconographic heritage whose interpretationis still debated. As far as the geometry and proportions of the construction are concerned, to compare its present state with the original one, the structural ashlars of the bridge were modeled parametrically on the basis of transforming elementary geometric elements having adopted the Roman foot as the unit of measure.

I ponti in pietra di epoca romana, i cui resti sono disseminati un po’ nei territori romanizzati sono la testimonianza concreta del livello tecnico raggiunto dai romani nella raffinata arte delle costruzioni. Molte di queste, soprattutto se infrastrutturali, avevano notevoli dimensioni; sono state realizzate nelle più disparate condizioni orografiche e con materiali locali dalle caratteristiche meccaniche spesso molto differenti. L’arco è l’elemento strutturale più utilizzato. Vi sono interessanti implicazioni di carattere geometrico nella suddivisione dei conci, per esempio, e nel relativo progetto di taglio della pietra; aspetto questo che prelude di molti secoli la nascita, nel ‘500, della stereotomia. La realizzazione dei conci ha anche importanti ripercussioni nell’organizzazione del cantiere e nella gestione in fase d’opera delle operazioni legate alla specializzazione delle maestranze, più evidenti in condizioni logistiche spesso proibitive. Studiando in dettaglio il ponte di Augusto a Narni, del quale è stato fatto di recente un rilievo digitale molto accurato, si sono ricavati diversi modelli rappresentativi delle problematiche suddette. Si conserva ancora una campata integra e spezzoni di campate ben visibili; la campata centrale crollata misurava 30 m di diametro, tra le più grandi d’Europa; una parte di campata presenta una particolare tecnica costruttiva, detta ad anelli, diversa dalle altre che pone interessanti questioni di datazione. L’elaborazione del modello 3D del ponte, tra rilievo dello stato attuale e prefigurazione di quello originario, ha riguardato anche un’applicazione di modellazione parametrica per trasformazione di elementi geometrici elementari; quegli stessi elementi che, partendo dal semplice blocco di pietra, sono diventati poi i conci strutturali.

Geometry as matrix of construction of Roman stone bridges. The Augustus Bridge in Narni / Paris, Leonardo; Inglese, Carlo; Rossi, MARIA LAURA; Pizzo, Antonio. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 309-322. (Intervento presentato al convegno 45th Annual conference on Computer Applications and Quantitative Methods in Archaeology CAA2017 tenutosi a Atlanta, GA).

Geometry as matrix of construction of Roman stone bridges. The Augustus Bridge in Narni

Leonardo Paris
;
Carlo Inglese
;
Maria Laura Rossi;
2020

Abstract

The study of ancient Roman bridges embraces various disciplines and professions: engineers, architects, historians, archaeologists, and geologists. One of the first experiments completed by this research group was conducted on the Augustus Bridge at Narni: an integrated digital survey followed by the application of 3D digital modeling. Although only one of its four arches has been preserved, it can still be seen that the bridge was conceived on a large scale of technical complexity based on a precise knowledge that guided the choice of materials and architectonic solutions. Te structure is immersed in an enchanting green landscape, which has for centuries attracted numerous scholars and artists. They have left us a precious iconographic heritage whose interpretationis still debated. As far as the geometry and proportions of the construction are concerned, to compare its present state with the original one, the structural ashlars of the bridge were modeled parametrically on the basis of transforming elementary geometric elements having adopted the Roman foot as the unit of measure.
2020
45th Annual conference on Computer Applications and Quantitative Methods in Archaeology CAA2017
I ponti in pietra di epoca romana, i cui resti sono disseminati un po’ nei territori romanizzati sono la testimonianza concreta del livello tecnico raggiunto dai romani nella raffinata arte delle costruzioni. Molte di queste, soprattutto se infrastrutturali, avevano notevoli dimensioni; sono state realizzate nelle più disparate condizioni orografiche e con materiali locali dalle caratteristiche meccaniche spesso molto differenti. L’arco è l’elemento strutturale più utilizzato. Vi sono interessanti implicazioni di carattere geometrico nella suddivisione dei conci, per esempio, e nel relativo progetto di taglio della pietra; aspetto questo che prelude di molti secoli la nascita, nel ‘500, della stereotomia. La realizzazione dei conci ha anche importanti ripercussioni nell’organizzazione del cantiere e nella gestione in fase d’opera delle operazioni legate alla specializzazione delle maestranze, più evidenti in condizioni logistiche spesso proibitive. Studiando in dettaglio il ponte di Augusto a Narni, del quale è stato fatto di recente un rilievo digitale molto accurato, si sono ricavati diversi modelli rappresentativi delle problematiche suddette. Si conserva ancora una campata integra e spezzoni di campate ben visibili; la campata centrale crollata misurava 30 m di diametro, tra le più grandi d’Europa; una parte di campata presenta una particolare tecnica costruttiva, detta ad anelli, diversa dalle altre che pone interessanti questioni di datazione. L’elaborazione del modello 3D del ponte, tra rilievo dello stato attuale e prefigurazione di quello originario, ha riguardato anche un’applicazione di modellazione parametrica per trasformazione di elementi geometrici elementari; quegli stessi elementi che, partendo dal semplice blocco di pietra, sono diventati poi i conci strutturali.
integrated digital survey, Roman bridges, proportion, measure, parametric modeling
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Geometry as matrix of construction of Roman stone bridges. The Augustus Bridge in Narni / Paris, Leonardo; Inglese, Carlo; Rossi, MARIA LAURA; Pizzo, Antonio. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 309-322. (Intervento presentato al convegno 45th Annual conference on Computer Applications and Quantitative Methods in Archaeology CAA2017 tenutosi a Atlanta, GA).
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