Tonal, ossia alter ego, è una parola nahuatl solo recentemente acquisita dal nostro lessico grazie ai romanzi di Carlos Castaneda. Purtuttavia, esso preserva, nel presente indigeno mesoamericano, caratteristiche di una credenza ben più antica, risalente all’epoca preispanica, sull’esistenza di un doppio animale. Questa peculiare forma di credenza totemica sarà qui adoperata per indagare la relazione che il nativo mesoamericano suole intessere con il mondo a sé circostante; la quale relazione suppone, a sua volta, una necessaria dialettica fra le dimensioni spazio-concettuali della città (spazio antropico) e del bosco (spazio selvaggio). Una distinzione che, per certi versi, si potrebbe assimilare all’occidentale distinzione fra natura e cultura. In questa sede, dunque, si osserverà come il tonalismo giunga a disporsi come una soluzione alla discontinuità fra le due grandezze; grazie alla particolare conformazione dell’essere umano e alla presenza di questo doppio zoomorfo, l’antropologia indigena mesoamericana arriva così a costruire un medium armonizzatore che concede all’uomo di interagire con l’incontrollabile spazio extraumano della selva.
Là dove si celano i tonalme. Il totemismo indigeno mesoamericano nella dialettica fra spazio antropico e spazio selvaggio / Campione, Luca. - In: ANIMAL STUDIES. - ISSN 2281-2288. - 18(2017), pp. 50-61.
Là dove si celano i tonalme. Il totemismo indigeno mesoamericano nella dialettica fra spazio antropico e spazio selvaggio
Campione, Luca
2017
Abstract
Tonal, ossia alter ego, è una parola nahuatl solo recentemente acquisita dal nostro lessico grazie ai romanzi di Carlos Castaneda. Purtuttavia, esso preserva, nel presente indigeno mesoamericano, caratteristiche di una credenza ben più antica, risalente all’epoca preispanica, sull’esistenza di un doppio animale. Questa peculiare forma di credenza totemica sarà qui adoperata per indagare la relazione che il nativo mesoamericano suole intessere con il mondo a sé circostante; la quale relazione suppone, a sua volta, una necessaria dialettica fra le dimensioni spazio-concettuali della città (spazio antropico) e del bosco (spazio selvaggio). Una distinzione che, per certi versi, si potrebbe assimilare all’occidentale distinzione fra natura e cultura. In questa sede, dunque, si osserverà come il tonalismo giunga a disporsi come una soluzione alla discontinuità fra le due grandezze; grazie alla particolare conformazione dell’essere umano e alla presenza di questo doppio zoomorfo, l’antropologia indigena mesoamericana arriva così a costruire un medium armonizzatore che concede all’uomo di interagire con l’incontrollabile spazio extraumano della selva.File | Dimensione | Formato | |
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