Introduzione Tra le complicanze più comuni nel periodo post-operatorio dell’intervento di laringectomia totale o di ipofaringo-laringectomia vi è la formazione di una fistola faringocutanea (PCF) o l’insorgenza di una stenosi faringo-esofagea (PES). Queste complicanze sono responsabili dell'aumento della mortalità e morbidità, prolungamento della degenza post-operatoria e un peggioramento della qualità della vita dei pazienti. Per ridurre l’incidenza della PCF e della PES dal 1978 viene utilizzato il Montgomery Salivary Bypass Tube (MSBT). Lo scopo di questo studio retrospettivo è analizzare l’efficacia dell’utilizzo del MSBT sia come strumento per prevenire la formazione di PCF o di PES che per trattare queste complicanze quando insorte nel periodo post-operatorio. Metodi Tra gennaio 2013 e dicembre 2019 sono stati trattati chirurgicamente 87 pazienti affetti da carcinoma squamocellulare della laringe o dell’ipofaringe, con il posizionamento complessivo di 109 MSBT in tecnica primaria o secondaria. Alcuni pazienti sono andati incontro a posizionamenti multipli. Risultati In 69 pazienti il MSBT è stato posizionato con tecnica primaria, durante lo stesso tempo della chirurgia oncologica: in 14 casi (20,3%) si è sviluppata PCF e in 8 (11,6%) PES. In questi pazienti un ulteriore posizionamento del MSBT ha permesso la guarigione complessiva di 60 su 69 di essi (86.9%): in 7 casi si è verificata persistenza di PCF ed in 2 casi recidiva di PES. Tra i 18 pazienti a cui viceversa non era stato posizionato il MSBT in primaria e che hanno sviluppato complicanze, il posizionamento secondario ha permesso di guarire 15/18 di essi (83%): soltanto in 3 casi si è osservato la persistenza di PCF al termine del follow-up. Conclusioni Secondo la nostra esperienza, il MSBT è un efficace dispositivo, facile da applicare e ben tollerato dal paziente. Anche se generalmente viene utilizzato per il trattamento della PCF, può essere utilizzato in sede di intervento per la prevenzione della PCF e della PES. Inoltre si è rivelato uno strumento efficace anche nel prevenire le recidive di PES dopo dilatazione esofagea.
Utilizzo del Montgomery Salivary Bypass Tube nei tumori testa-collo: esperienza della nostra clinica Otorinolaringoiatrica / Colizza, Andrea; Minni, Antonio; Ralli, Massimo; Di Cianni, Simone; Cialente, Fabrizio; Candelori, Francesca; Cambria, Francesca; DE VINCENTIIS, Marco. - (2021). (Intervento presentato al convegno 107° Congresso Nazionale Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale tenutosi a Online).
Utilizzo del Montgomery Salivary Bypass Tube nei tumori testa-collo: esperienza della nostra clinica Otorinolaringoiatrica.
Andrea Colizza;Antonio Minni;Massimo Ralli;Francesca Cambria;Marco de Vincentiis.
2021
Abstract
Introduzione Tra le complicanze più comuni nel periodo post-operatorio dell’intervento di laringectomia totale o di ipofaringo-laringectomia vi è la formazione di una fistola faringocutanea (PCF) o l’insorgenza di una stenosi faringo-esofagea (PES). Queste complicanze sono responsabili dell'aumento della mortalità e morbidità, prolungamento della degenza post-operatoria e un peggioramento della qualità della vita dei pazienti. Per ridurre l’incidenza della PCF e della PES dal 1978 viene utilizzato il Montgomery Salivary Bypass Tube (MSBT). Lo scopo di questo studio retrospettivo è analizzare l’efficacia dell’utilizzo del MSBT sia come strumento per prevenire la formazione di PCF o di PES che per trattare queste complicanze quando insorte nel periodo post-operatorio. Metodi Tra gennaio 2013 e dicembre 2019 sono stati trattati chirurgicamente 87 pazienti affetti da carcinoma squamocellulare della laringe o dell’ipofaringe, con il posizionamento complessivo di 109 MSBT in tecnica primaria o secondaria. Alcuni pazienti sono andati incontro a posizionamenti multipli. Risultati In 69 pazienti il MSBT è stato posizionato con tecnica primaria, durante lo stesso tempo della chirurgia oncologica: in 14 casi (20,3%) si è sviluppata PCF e in 8 (11,6%) PES. In questi pazienti un ulteriore posizionamento del MSBT ha permesso la guarigione complessiva di 60 su 69 di essi (86.9%): in 7 casi si è verificata persistenza di PCF ed in 2 casi recidiva di PES. Tra i 18 pazienti a cui viceversa non era stato posizionato il MSBT in primaria e che hanno sviluppato complicanze, il posizionamento secondario ha permesso di guarire 15/18 di essi (83%): soltanto in 3 casi si è osservato la persistenza di PCF al termine del follow-up. Conclusioni Secondo la nostra esperienza, il MSBT è un efficace dispositivo, facile da applicare e ben tollerato dal paziente. Anche se generalmente viene utilizzato per il trattamento della PCF, può essere utilizzato in sede di intervento per la prevenzione della PCF e della PES. Inoltre si è rivelato uno strumento efficace anche nel prevenire le recidive di PES dopo dilatazione esofagea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.