L’assenza di potere accertativo extraterritoriale a livello tributario, almeno per le imposte dirette, determina il ricorso, da parte degli Stati, alla cooperazione amministrativa, quale unico metodo esperibile, attualmente, per il controllo e la riscossione delle imposte nelle transazioni cross border con il fine dichiarato di combattere efficacemente la frode e l’evasione internazionale. Pertanto un rafforzamento della collaborazione nel settore fiscale garantisce il mantenimento ed il rispetto della piena sovranita` nazionale sui tipi e sul livello di imposte. Con riferimento allo scambio di informazioni fiscali tra gli Stati comunitari, si rileva che, pur essendo supportato da un quadro normativo adeguato, idoneo potenzialmente a garantire la corretta tassazione dei fenomeni tributari transnazionali, appare ancora insufficiente e non permette un’imposizione equa ed efficace in tutto il mercato unico. Si riscontra un ambito oggettivo ancora incompleto, una scarsa qualita` delle informazioni scambiate, una loro sottoutilizzazione da parte delle Amministrazioni finanziarie, la poca applicazione dei Paesi e l’assenza di un insieme di indicatori che misurino il livello di performance uniforme. Tali lacune non sono di buon auspicio per affrontare (e vincere) le prossime sfide fiscali che attendono la administrative cooperation in direct taxation determinate dall’avvento della digital economy.
La cooperazione fiscale comunitaria. debole longa manus della sovranità fiscale / Liberatore, Gabriele. - In: DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA INTERNAZIONALE. - ISSN 1826-6770. - Anno 2022(2022), pp. 599-628.
La cooperazione fiscale comunitaria. debole longa manus della sovranità fiscale
GABRIELE LIBERATORE
2022
Abstract
L’assenza di potere accertativo extraterritoriale a livello tributario, almeno per le imposte dirette, determina il ricorso, da parte degli Stati, alla cooperazione amministrativa, quale unico metodo esperibile, attualmente, per il controllo e la riscossione delle imposte nelle transazioni cross border con il fine dichiarato di combattere efficacemente la frode e l’evasione internazionale. Pertanto un rafforzamento della collaborazione nel settore fiscale garantisce il mantenimento ed il rispetto della piena sovranita` nazionale sui tipi e sul livello di imposte. Con riferimento allo scambio di informazioni fiscali tra gli Stati comunitari, si rileva che, pur essendo supportato da un quadro normativo adeguato, idoneo potenzialmente a garantire la corretta tassazione dei fenomeni tributari transnazionali, appare ancora insufficiente e non permette un’imposizione equa ed efficace in tutto il mercato unico. Si riscontra un ambito oggettivo ancora incompleto, una scarsa qualita` delle informazioni scambiate, una loro sottoutilizzazione da parte delle Amministrazioni finanziarie, la poca applicazione dei Paesi e l’assenza di un insieme di indicatori che misurino il livello di performance uniforme. Tali lacune non sono di buon auspicio per affrontare (e vincere) le prossime sfide fiscali che attendono la administrative cooperation in direct taxation determinate dall’avvento della digital economy.File | Dimensione | Formato | |
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