Tra immaginario e impatto atteso: le biblioteche nelle attività di valutazione delle università

Between Imaginary and Expected Impact: Libraries in University Evaluation Activities As librarians, we usually deal with surveys evaluating libraries. But what happens if we consider surveys aimed at university evaluation, in which libraries appear only as extras? Considering these evaluation activities can give us important information about the imaginary that is attached to academic libraries and the impact that evaluators and decision makers expect them to generate. This article considers surveys evaluating Italian universities in which libraries appear as extras. Some surveys developed by Anvur will be analysed to understand if and how libraries are taken into consideration to evaluate research, teaching and distance teaching, students' opinions and universities’ third mission. The results of this analysis reveal the need to update the imaginary associated with academic libraries, rethinking their communication strategies to decision-makers, their narrative and self-representation.

I bibliotecari hanno solitamente a che fare con attività di valutazione che hanno come protagoniste le biblioteche. Cosa emerge se invece si analizzano le indagini finalizzate alla valutazione dell’università, nelle quali le biblioteche appaiono soltanto come comparse? Considerare queste attività valutative può farci capire molto a proposito dell’immaginario che è collegato alle biblioteche accademiche e dell’impatto che i valutatori e i decisori si aspettano che esse generino. Partendo da questo presupposto, l’articolo prende in considerazione le indagini volte alla valutazione delle università italiane nelle quali le biblioteche appaiono come comparse. Alcune indagini elaborate dall’Anvur saranno analizzate al fine di comprendere se e in che modo le biblioteche siano prese in esame per valutare la ricerca, la didattica e la didattica a distanza, le opinioni degli studenti e la terza missione delle università. Dalla presentazione dei risultati di questa analisi emerge la necessità di aggiornare l’immaginario associato alle biblioteche accademiche, ripensando le loro strategie di comunicazione ai decisori e la loro narrazione e auto-rappresentazione.