Nel 1311 lo scultore meridionale Nicola da Monteforte realizza i due amboni della Cattedrale di Benevento, ridotti in frammenti dai bombardamenti che colpirono la città nel 1943. Nicola lascia la sua firma su una lastra che lo ritrae genuflesso ai piedi del crocifisso e che si conserva, insieme alle altre parti superstiti (cinque statue, il solo volto della Vergine Annunciata, tutti gli animali stilofori e alcuni frammenti), esposta nel Museo Diocesano di Benevento. Alla luce della necessità di riordinare le fonti per ricostruire il perduto, l'elaborato si concentra sulla storia dei due amboni. Dopo le prime descrizioni antecedenti il bombardamento (1683-1871), la fondamentale ricostruzione di Almerico Meomartini (1889) spinge compiutamente gli studi verso la possibilità di una scomposizione e successiva ricostruzione degli arredi, motivata da ragioni testuali e stilistiche. Quest'ultime, a partire dai primi del Novecento, totalizzano l'attenzione degli studiosi. Le sculture degli amboni entrano ufficialmente nelle riflessioni sulle "scuole" artistiche, ma iniziano contemporaneamente ad oscillare fra generici riferimenti all'area toscana e/o tosco-romana e a prediligere prima un legame diretto con la scuola di Nicola Pisano e poi, dalla metà del XX secolo, con lo scultore Arnolfo di Cambio. La confusione degli studi, aggravata dalla distruzione degli amboni, contribuisce ad un periodo di silenzio, interrotto solo negli anni Settanta da Francesco Negri Arnoldi. Da questo momento la lettura dell'opera e dello scultore si apre ad un legame con la tradizione locale, contro la tesi di una rarefazione della scultura campana del Trecento. La ricostruzione della storia degli amboni, che porta con sé le diverse identificazioni della figura di Nicola («ecclesiastico» o «frate artista», «maestro francese», «senese» di Montefonte o scultore locale), può sgombrare il campo da alcuni dubbi interpretativi e aiutare ad identificare lo scultore come una personalità autonoma del Mezzogiorno medievale del XIV secolo.

Nicola da Monteforte e gli amboni della Cattedrale di Benevento: una ricostruzione / Pedriglieri, Gaia. - (2022), pp. 367-371. (Intervento presentato al convegno VIII Ciclo di Studi Medievali tenutosi a Firenze).

Nicola da Monteforte e gli amboni della Cattedrale di Benevento: una ricostruzione

Pedriglieri, Gaia
2022

Abstract

Nel 1311 lo scultore meridionale Nicola da Monteforte realizza i due amboni della Cattedrale di Benevento, ridotti in frammenti dai bombardamenti che colpirono la città nel 1943. Nicola lascia la sua firma su una lastra che lo ritrae genuflesso ai piedi del crocifisso e che si conserva, insieme alle altre parti superstiti (cinque statue, il solo volto della Vergine Annunciata, tutti gli animali stilofori e alcuni frammenti), esposta nel Museo Diocesano di Benevento. Alla luce della necessità di riordinare le fonti per ricostruire il perduto, l'elaborato si concentra sulla storia dei due amboni. Dopo le prime descrizioni antecedenti il bombardamento (1683-1871), la fondamentale ricostruzione di Almerico Meomartini (1889) spinge compiutamente gli studi verso la possibilità di una scomposizione e successiva ricostruzione degli arredi, motivata da ragioni testuali e stilistiche. Quest'ultime, a partire dai primi del Novecento, totalizzano l'attenzione degli studiosi. Le sculture degli amboni entrano ufficialmente nelle riflessioni sulle "scuole" artistiche, ma iniziano contemporaneamente ad oscillare fra generici riferimenti all'area toscana e/o tosco-romana e a prediligere prima un legame diretto con la scuola di Nicola Pisano e poi, dalla metà del XX secolo, con lo scultore Arnolfo di Cambio. La confusione degli studi, aggravata dalla distruzione degli amboni, contribuisce ad un periodo di silenzio, interrotto solo negli anni Settanta da Francesco Negri Arnoldi. Da questo momento la lettura dell'opera e dello scultore si apre ad un legame con la tradizione locale, contro la tesi di una rarefazione della scultura campana del Trecento. La ricostruzione della storia degli amboni, che porta con sé le diverse identificazioni della figura di Nicola («ecclesiastico» o «frate artista», «maestro francese», «senese» di Montefonte o scultore locale), può sgombrare il campo da alcuni dubbi interpretativi e aiutare ad identificare lo scultore come una personalità autonoma del Mezzogiorno medievale del XIV secolo.
2022
VIII Ciclo di Studi Medievali
Campania; Benevento; Nicola da Monteforte; amboni; scultura trecentesca.
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Nicola da Monteforte e gli amboni della Cattedrale di Benevento: una ricostruzione / Pedriglieri, Gaia. - (2022), pp. 367-371. (Intervento presentato al convegno VIII Ciclo di Studi Medievali tenutosi a Firenze).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1652186
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