DGPR e digital safety. Un’indagine nazionale sulla consapevolezza digitale degli adolescenti

In recent years, the daily consumption of digital devices has filled international sociological scientific debate and reflection on the issue of data and the ethical, social and cultural implications of using such platforms. The issue of digital security has also become central to the public debate, in two significant moments: in 2018, on the occasion of the entry into force of the G.D.R. 2016/679 (General Data Protection Regulation) and in March 2020 on the occasion of the lockdown generated by the Covid- 19 which, in fact, forced the whole world to re-organize its production and communication structure, intensifying the digitalization of communication processes and the use of devices in everyday life. In the first case, Article 8 offered the possibility to EU member states to lower the age threshold to thirteen to authorize the processing of personal data online, raising questions on the issue of the ‘digital awareness’ of minors. This is the background to this proposal, which aims to illustrate the results of a national survey on digital safety conducted by the Sapienza University of Rome. The research focuses on the degree of media awareness of adolescents, taking into account the conditioning of digital and social, school and family capital.

Negli ultimi anni, il consumo quotidiano di dispositivi digitali e la riflessione sul tema dei dati e sulle implicazioni etiche, sociali e culturali dell’utilizzo di tali piattaforme è stato al centro del dibattito scientifico sociologico internazionale. Il tema della sicurezza digitale è diventato centrale anche nel dibattito pubblico, in due momenti significativi: nel 2018, in occasione dell’entrata in vigore del G.D.R. 2016/679 (General Data Protection Regulation) e nel marzo 2020 in occasione del lockdown generato dal Covid-19 che, di fatto, ha costretto il mondo intero a riorganizzare la propria struttura produttiva e comunicativa, intensificando la digitalizzazione dei processi di comunicazione e l’utilizzo dei dispositivi nella vita quotidiana. Nel primo caso, l’articolo 8 ha offerto la possibilità agli stati membri dell’UE di abbassare la soglia di età a tredici anni per autorizzare il trattamento dei dati personali online, sollevando questioni sulla questione della “consapevolezza digitale” dei minori. In questo contesto si colloca il presente articolo, che intende illustrare i risultati di un’indagine nazionale sulla sicurezza digitale condotta dall’Università Sapienza di Roma. La ricerca si concentra sul grado di consapevolezza mediatica degli adolescenti, tenendo conto dei condizionamenti del capitale digitale e sociale, scolastico e familiare.