Basandosi su fonti italiane e jugoslave lo studio analizza le vicende delle relazioni italo-jugoslave e quelle dell’Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume, illustrando come queste ultime siano state costantemente influenzate dalle prime. La ricerca, che illustra come durante tutto il periodo preso in considerazione la questione delle reciproche minoranze nazionali fu oggetto costante dell’azione diplomatica dei due Stati, chiarisce come entrambi questi ultimi volevano assicurarsi la sopravvivenza della propria minoranza nazionale venutasi a ritrovare al di fuori dei nuovi assetti territoriali delineatisi in seguito alla Seconda Guerra Mondiale. Di conseguenza, sia la diplomazia di Roma che quella di Belgrado cercarono costantemente di ottenere nuove concessioni a favore della propria minoranza nazionale, dapprima in un’ottica di confronto, e, in seguito, nell’ambito di una collaborazione, grazie alla quale sia l’Italia repubblicana che la Jugoslavia di Tito riuscirono infine ad ottenere un effettivo miglioramento delle condizioni della propria minoranza e la possibilità di fornire a quest’ultima un aiuto diretto.
Diplomazia culturale e questione nazionale italiana tra Italia e Jugoslavia durante la guerra fredda. Alle origini della collaborazione tra Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume e Università Popolare di Trieste / Bonifacio, Arrigo. - (2022 Jun 15).
Diplomazia culturale e questione nazionale italiana tra Italia e Jugoslavia durante la guerra fredda. Alle origini della collaborazione tra Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume e Università Popolare di Trieste
BONIFACIO, ARRIGO
15/06/2022
Abstract
Basandosi su fonti italiane e jugoslave lo studio analizza le vicende delle relazioni italo-jugoslave e quelle dell’Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume, illustrando come queste ultime siano state costantemente influenzate dalle prime. La ricerca, che illustra come durante tutto il periodo preso in considerazione la questione delle reciproche minoranze nazionali fu oggetto costante dell’azione diplomatica dei due Stati, chiarisce come entrambi questi ultimi volevano assicurarsi la sopravvivenza della propria minoranza nazionale venutasi a ritrovare al di fuori dei nuovi assetti territoriali delineatisi in seguito alla Seconda Guerra Mondiale. Di conseguenza, sia la diplomazia di Roma che quella di Belgrado cercarono costantemente di ottenere nuove concessioni a favore della propria minoranza nazionale, dapprima in un’ottica di confronto, e, in seguito, nell’ambito di una collaborazione, grazie alla quale sia l’Italia repubblicana che la Jugoslavia di Tito riuscirono infine ad ottenere un effettivo miglioramento delle condizioni della propria minoranza e la possibilità di fornire a quest’ultima un aiuto diretto.File | Dimensione | Formato | |
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