L'inquinamento atmosferico è motivo di grande preoccupazione per la salute pubblica e uno dei maggiori fattori di rischio per l'ambiente e la salute umana in tutto il mondo [1]. L'inquinamento dell'aria outdoor è stato riconosciuto come cancerogeno per l'uomo [2]. Tuttavia, l'aria indoor può essere più inquinata di quella outdoor [3]. Recentemente, diversi studi hanno mostrato che l'uso di alcuni elettrodomestici e apparecchi con motori elettrici a spazzola (trapani, aspirapolveri etc.) contribuisce all'inquinamento indoor da particolato atmosferico (PM), aumentando significativamente i livelli di particelle ultrafini e nanoparticelle (NPs) [3]. A causa della scarica dell'arco elettrico durante il funzionamento di tali motori, alcune NPs contengono rame (Cu), un elemento che sembra svolgere un ruolo importante nell’eziopatogenesi della malattia di Alzheimer. Inoltre, si ipotizza che le NPs, a causa delle loro dimensioni, possano traslocare al cervello attraverso il bulbo olfattivo. Il presente studio è stato eseguito per indagare la morfologia e la composizione delle particelle emesse da alcuni elettrodomestici usati quotidianamente in ambienti indoor e monitorare per un lungo periodo la contaminazione da Cu in ambienti indoor a causa di questo tipo di apparecchi. La caratterizzazione morfologica e chimica tramite microscopio elettronico a scansione con sorgente a emissione di campo (HR-FESEM) ha confermato la presenza di NPs, che sono state osservate sia come particelle singole (20-40 nm) che aggregate a formare particelle di dimensioni dell'ordine dei μm [3]. La microanalisi a dispersione di energia con rivelatore a raggi X (XEDS) ha evidenziato la presenza di Cu insieme ad altri elementi [3]. La contaminazione giornaliera negli ambienti indoor dovuta all’uso di apparecchi con motori elettrici a spazzola è stata confermata monitorando per un anno il contenuto di Cu in campioni di PM10 raccolti in abitazioni private. I risultati hanno evidenziato che la popolazione generale può essere cronicamente esposta a NPs di Cu in ambienti indoor e ciò non può essere trascurato visti i possibili effetti avversi per la salute umana determinati dall’esposizione a NPs e del ruolo del Cu nello sviluppo di disturbi neurologici.
Esposizione a nanoparticelle di rame in ambienti indoor / Astolfi, Maria Luisa; Canepari, Silvia; Protano, Carmela; Massimi, Lorenzo; Avino, Pasquale; Vitali, Matteo; Manigrasso, Maurizio. - 1:1(2022), pp. 1-188. (Intervento presentato al convegno PM2022 - X CONVEGNO SUL PARTICOLATO ATMOSFERICO tenutosi a Bologna).
Esposizione a nanoparticelle di rame in ambienti indoor
Maria Luisa Astolfi
;Silvia Canepari;Carmela Protano;Lorenzo Massimi;Matteo Vitali;
2022
Abstract
L'inquinamento atmosferico è motivo di grande preoccupazione per la salute pubblica e uno dei maggiori fattori di rischio per l'ambiente e la salute umana in tutto il mondo [1]. L'inquinamento dell'aria outdoor è stato riconosciuto come cancerogeno per l'uomo [2]. Tuttavia, l'aria indoor può essere più inquinata di quella outdoor [3]. Recentemente, diversi studi hanno mostrato che l'uso di alcuni elettrodomestici e apparecchi con motori elettrici a spazzola (trapani, aspirapolveri etc.) contribuisce all'inquinamento indoor da particolato atmosferico (PM), aumentando significativamente i livelli di particelle ultrafini e nanoparticelle (NPs) [3]. A causa della scarica dell'arco elettrico durante il funzionamento di tali motori, alcune NPs contengono rame (Cu), un elemento che sembra svolgere un ruolo importante nell’eziopatogenesi della malattia di Alzheimer. Inoltre, si ipotizza che le NPs, a causa delle loro dimensioni, possano traslocare al cervello attraverso il bulbo olfattivo. Il presente studio è stato eseguito per indagare la morfologia e la composizione delle particelle emesse da alcuni elettrodomestici usati quotidianamente in ambienti indoor e monitorare per un lungo periodo la contaminazione da Cu in ambienti indoor a causa di questo tipo di apparecchi. La caratterizzazione morfologica e chimica tramite microscopio elettronico a scansione con sorgente a emissione di campo (HR-FESEM) ha confermato la presenza di NPs, che sono state osservate sia come particelle singole (20-40 nm) che aggregate a formare particelle di dimensioni dell'ordine dei μm [3]. La microanalisi a dispersione di energia con rivelatore a raggi X (XEDS) ha evidenziato la presenza di Cu insieme ad altri elementi [3]. La contaminazione giornaliera negli ambienti indoor dovuta all’uso di apparecchi con motori elettrici a spazzola è stata confermata monitorando per un anno il contenuto di Cu in campioni di PM10 raccolti in abitazioni private. I risultati hanno evidenziato che la popolazione generale può essere cronicamente esposta a NPs di Cu in ambienti indoor e ciò non può essere trascurato visti i possibili effetti avversi per la salute umana determinati dall’esposizione a NPs e del ruolo del Cu nello sviluppo di disturbi neurologici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.