Da sempre oggetto di dibattito teorico, fin dalla ratio vitruviana, la qualità architettonica può essere ormai considerata come una componente essenziale della qualità generale della città e, trattandosi di un tema molteplice, multiscalare e multidisciplinare, amplia il suo significato generale fino a coinvolgere progetto, produzione e gestione, evidenziando la grande responsabilità dei progettisti, dei committenti e delle imprese, nella definizione dello spazio urbano. Da anni gli ordini professionali lavorano per una legge sulla qualità architettonica che, al momento, ha portato all’approvazione, circa un anno fa, delle Linee guida sulla qualità dell’architettura da parte del Consiglio superiore lavori pubblici, con l’ulteriore decisione d’istituire una commissione con rappresentanze istituzionali, universitarie, ministeriali e professionali, al fine di definire principi, regole e procedimenti per la “qualità del buon costruire”, che assume connotazioni non solo personali e soggettive, ma anche culturali e collettive (l’interesse pubblico della qualità architettonica è riconosciuto dal 1985 con la Direttiva 85/384/CEE). È evidente come l’architettura sia centrale nel dibattito per le trasformazioni urbane, come propulsore della rigenerazione, che riparte anche sotto la spinta dei premi di architettura, utili a stimolare riflessioni e diffondere la cultura del progetto come garanzia di qualità ambientale e civile.
Premio Architettura Toscana, elogio della quotidianità. Riflessioni a conclusione della terza edizione del riconoscimento regionale / Iacomoni, Andrea. - In: IL GIORNALE DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2284-1369. - (2022).
Premio Architettura Toscana, elogio della quotidianità. Riflessioni a conclusione della terza edizione del riconoscimento regionale
Iacomoni Andrea
2022
Abstract
Da sempre oggetto di dibattito teorico, fin dalla ratio vitruviana, la qualità architettonica può essere ormai considerata come una componente essenziale della qualità generale della città e, trattandosi di un tema molteplice, multiscalare e multidisciplinare, amplia il suo significato generale fino a coinvolgere progetto, produzione e gestione, evidenziando la grande responsabilità dei progettisti, dei committenti e delle imprese, nella definizione dello spazio urbano. Da anni gli ordini professionali lavorano per una legge sulla qualità architettonica che, al momento, ha portato all’approvazione, circa un anno fa, delle Linee guida sulla qualità dell’architettura da parte del Consiglio superiore lavori pubblici, con l’ulteriore decisione d’istituire una commissione con rappresentanze istituzionali, universitarie, ministeriali e professionali, al fine di definire principi, regole e procedimenti per la “qualità del buon costruire”, che assume connotazioni non solo personali e soggettive, ma anche culturali e collettive (l’interesse pubblico della qualità architettonica è riconosciuto dal 1985 con la Direttiva 85/384/CEE). È evidente come l’architettura sia centrale nel dibattito per le trasformazioni urbane, come propulsore della rigenerazione, che riparte anche sotto la spinta dei premi di architettura, utili a stimolare riflessioni e diffondere la cultura del progetto come garanzia di qualità ambientale e civile.File | Dimensione | Formato | |
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