Otto nominativi umbri spiccano tra quelli dei non pochi massoni che figurano con certezza quali deputati o senatori in carica durante l’unico triennio in cui il fascismo e la massoneria convissero nelle aule del Parlamento italiano. Si tratta di Verecondo Paoletti, Alfredo Misuri, Ferdinando Innamorati, Giuseppe Sbaraglini, Nicola Badaloni, Alceo Massarucci, Tito Sinibaldi ed Elia Rossi Passavanti. La ricerca qui condotta circoscrive un preciso arco temporale di riferimento a un triennio di importanza peculiare, ovvero dalla marcia su Roma fino alla promulgazione della legge che mise al bando le associazioni
La massoneria dall’Umbria al parlamento fascista, in «Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria», vol. CXVIII, fasc. I-II, t. 1 (2021), ISSN 0300-4422 / Fragale, Luca. - In: BOLLETTINO DELLA DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER L'UMBRIA. - ISSN 0300-4422. - (2022).
La massoneria dall’Umbria al parlamento fascista, in «Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria», vol. CXVIII, fasc. I-II, t. 1 (2021), ISSN 0300-4422
Luca Fragale
2022
Abstract
Otto nominativi umbri spiccano tra quelli dei non pochi massoni che figurano con certezza quali deputati o senatori in carica durante l’unico triennio in cui il fascismo e la massoneria convissero nelle aule del Parlamento italiano. Si tratta di Verecondo Paoletti, Alfredo Misuri, Ferdinando Innamorati, Giuseppe Sbaraglini, Nicola Badaloni, Alceo Massarucci, Tito Sinibaldi ed Elia Rossi Passavanti. La ricerca qui condotta circoscrive un preciso arco temporale di riferimento a un triennio di importanza peculiare, ovvero dalla marcia su Roma fino alla promulgazione della legge che mise al bando le associazioniI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.