L’agency della sacerdotessa-EN del dio Nanna a Ur tra religione, economia, politica e cultura

This paper focuses on the study of one of the most important female cult operators of ancient Mesopotamia: the en-priestess, known under the modern label of “high priestess”. In particular, it examines the office of the en of the lunar god Nanna, attested from the third to the first millennium BC in the city of Ur. The aim is to reconstruct the scope of the agency exercised by this female cult operator not only within the religious field, but also on an economic, political, and cultural field as well. For this purpose, the research examines sources that refer directly to the en-priestess of Nanna, including seals and inscriptions written in her name, and administrative and literary sources in which she appears as an agent.

Questo articolo si concentra sullo studio di una delle più importanti operatrici cultuali dell’antica Mesopotamia: la sacerdotessa-en, nota con l’odierna dicitura di “grande sacerdotessa”. In particolar modo, prende in esame l’ufficio della en del dio lunare Nanna, attestato dal III al I millennio a.C. nella città di Ur. Lo scopo è di investigare la portata dell’agency esercitata da questa operatrice non solo all’inter- no del campo religioso, ma anche di quello economico, politico e culturale. A tal fine, sono prese in esame fonti che fanno direttamente riferimento alla sacerdotessa-en di Nanna, tra cui rientrano sigilli e iscrizioni scritte a suo nome, così come fonti ammi- nistrative e letterarie in cui la donna compare in veste di soggetto agente.