This paper offers some considerations on a particular form of cultural circulation, the one that arises from the relationship existing in the early modern age between diplomacy and books. This theme, on which is based this this thematic section, has remained unexplored for a long time also because it is at the crossroads of different areas of research from the history of diplomacy to the history of books, libraries, erudition, art, philology. Thanks to the renewal that has characterized these fields of study in recent decades, the connection between diplomacy and books has been the subject of cross-cutting research capable of opening up new research perspectives. It is not only a question of highlighting the cultural activity promoted by ambassadors as owners of libraries, discoveries of ancient codes, patrons, collectors of works of art, but to understand that the cultural activity of the ambassadors was an integral part of the political action always poised between states, continents and different religions and capable of relating spatially distant realities, contributing to a transnational history to which we belong today.

Questo contributo propone alcune considerazioni intorno a una forma particolare di circolazione culturale, quella che scaturisce dalla relazione esistente in età moderna tra diplomatici e libri. Si tratta di un tema sul quale vertono i contributi che compongono questa sezione tematica, rimasto a lungo inesplorato anche perché si pone all’incrocio di diversi ambiti di ricerca, dalla storia della diplomazia alla storia del libro, delle biblioteche, dell’erudizione, dell’arte, alla filologia. Grazie al rinnovamento che ha caratterizzato negli ultimi decenni questi ambiti di studio, la connessione tra diplomazia e libri è stata oggetto di ricerche trasversali in grado di aprire nuove prospettive di ricerca. Non si tratta soltanto di mettere in luce l’intensa attività culturale promossa dagli ambasciatori come possessori di biblioteche, scopritori di codici antichi, mecenati, collezionisti di opere d’arte, ma di comprendere che l’attività culturale dell’ambasciatore era parte integrante della sua azione politica sempre in bilico tra Stati, continenti e religioni diverse, e capace di mettere in rapporto realtà spazialmente lontane, contribuendo a una storia transnazionale alla quale oggi apparteniamo.

Diplomatici e libri in età moderna. Alcune considerazioni introduttive / Valeri, Elena. - In: MÉLANGES DE L'ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME. ITALIE ET MÉDITERRANÉE. - ISSN 1123-9891. - 134:1(2022), pp. 1-10.

Diplomatici e libri in età moderna. Alcune considerazioni introduttive

Elena Valeri
2022

Abstract

This paper offers some considerations on a particular form of cultural circulation, the one that arises from the relationship existing in the early modern age between diplomacy and books. This theme, on which is based this this thematic section, has remained unexplored for a long time also because it is at the crossroads of different areas of research from the history of diplomacy to the history of books, libraries, erudition, art, philology. Thanks to the renewal that has characterized these fields of study in recent decades, the connection between diplomacy and books has been the subject of cross-cutting research capable of opening up new research perspectives. It is not only a question of highlighting the cultural activity promoted by ambassadors as owners of libraries, discoveries of ancient codes, patrons, collectors of works of art, but to understand that the cultural activity of the ambassadors was an integral part of the political action always poised between states, continents and different religions and capable of relating spatially distant realities, contributing to a transnational history to which we belong today.
2022
Questo contributo propone alcune considerazioni intorno a una forma particolare di circolazione culturale, quella che scaturisce dalla relazione esistente in età moderna tra diplomatici e libri. Si tratta di un tema sul quale vertono i contributi che compongono questa sezione tematica, rimasto a lungo inesplorato anche perché si pone all’incrocio di diversi ambiti di ricerca, dalla storia della diplomazia alla storia del libro, delle biblioteche, dell’erudizione, dell’arte, alla filologia. Grazie al rinnovamento che ha caratterizzato negli ultimi decenni questi ambiti di studio, la connessione tra diplomazia e libri è stata oggetto di ricerche trasversali in grado di aprire nuove prospettive di ricerca. Non si tratta soltanto di mettere in luce l’intensa attività culturale promossa dagli ambasciatori come possessori di biblioteche, scopritori di codici antichi, mecenati, collezionisti di opere d’arte, ma di comprendere che l’attività culturale dell’ambasciatore era parte integrante della sua azione politica sempre in bilico tra Stati, continenti e religioni diverse, e capace di mettere in rapporto realtà spazialmente lontane, contribuendo a una storia transnazionale alla quale oggi apparteniamo.
diplomatici; libri; età moderna; circolazione dei saperi
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Diplomatici e libri in età moderna. Alcune considerazioni introduttive / Valeri, Elena. - In: MÉLANGES DE L'ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME. ITALIE ET MÉDITERRANÉE. - ISSN 1123-9891. - 134:1(2022), pp. 1-10.
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