De Martino in his work Death and Ritual Mourning (1958) speculates that the advent of Christianity was the determining factor in the move against the ancient funeral lament. This ritual fundamentally had the purpose of managing the “crisis of presence” resulting from the mourning event. In the new Christian approach to death, the planctus mariae would revive its ways and forms, obviously reshaped. The article aims to verify the hypothesis developed by the scholar sixty years ago and proposes a path in three movements: a) permanence and/or transformation of the ancient lament in the early Christian centuries; b) evolution of the perception and representation of Mary until the medieval age; c) evolution of the perception and representation of the cross and/or crucifix until the medieval age. Finally, the author briefly recalls the transformation factors that presided over the elaboration of the model of the Mater dolorosa, with particular reference to the laudes of Iacopone da Todi, and suggests a new hypothesis

Ernesto De Martino, nell’opera Morte e pianto rituale (1958), ipotizza che sia stato il cristianesimo a determinare la rapida scomparsa dell’antico compianto funebre, un rituale la cui funzione fondamentale risiedeva nel gestire la “crisi della presenza” conseguente all’evento luttuoso. Nella nuova concezione cristiana della morte, sarebbe stato comunque il planctus mariae a far rivivere, riplasmati, i suoi modi e forme. L’articolo intende verificare l’ipotesi elaborata dallo studioso ormai sessant’anni fa e propone un percorso in tre movimenti: a) permanenza e/o trasformazione del compianto antico nei primi secoli cristiani; b) evoluzione della percezione e rappresentazione di Maria dalle origini all’età medievale; c) evoluzione della percezione e rappresentazione della croce e/o del crocifisso dalle origini all’età medievale. Infine vengono rapidamente richiamati i diversi fattori di trasformazione che presiedettero all’elaborazione del modello della Mater dolorosa, con particolare riferimento alle laude di Iacopone da Todi, e si avanza una nuova ipotesi.

Il pianto di Maria: storia di un’assenza, genesi di una presenza. Riflessioni in margine alla nuova edizione di Morte e Pianto rituale di Ernesto De Martino / Zocca, Elena. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - 1:88(2022), pp. 323-342.

Il pianto di Maria: storia di un’assenza, genesi di una presenza. Riflessioni in margine alla nuova edizione di Morte e Pianto rituale di Ernesto De Martino

Zocca Elena
2022

Abstract

De Martino in his work Death and Ritual Mourning (1958) speculates that the advent of Christianity was the determining factor in the move against the ancient funeral lament. This ritual fundamentally had the purpose of managing the “crisis of presence” resulting from the mourning event. In the new Christian approach to death, the planctus mariae would revive its ways and forms, obviously reshaped. The article aims to verify the hypothesis developed by the scholar sixty years ago and proposes a path in three movements: a) permanence and/or transformation of the ancient lament in the early Christian centuries; b) evolution of the perception and representation of Mary until the medieval age; c) evolution of the perception and representation of the cross and/or crucifix until the medieval age. Finally, the author briefly recalls the transformation factors that presided over the elaboration of the model of the Mater dolorosa, with particular reference to the laudes of Iacopone da Todi, and suggests a new hypothesis
2022
Ernesto De Martino, nell’opera Morte e pianto rituale (1958), ipotizza che sia stato il cristianesimo a determinare la rapida scomparsa dell’antico compianto funebre, un rituale la cui funzione fondamentale risiedeva nel gestire la “crisi della presenza” conseguente all’evento luttuoso. Nella nuova concezione cristiana della morte, sarebbe stato comunque il planctus mariae a far rivivere, riplasmati, i suoi modi e forme. L’articolo intende verificare l’ipotesi elaborata dallo studioso ormai sessant’anni fa e propone un percorso in tre movimenti: a) permanenza e/o trasformazione del compianto antico nei primi secoli cristiani; b) evoluzione della percezione e rappresentazione di Maria dalle origini all’età medievale; c) evoluzione della percezione e rappresentazione della croce e/o del crocifisso dalle origini all’età medievale. Infine vengono rapidamente richiamati i diversi fattori di trasformazione che presiedettero all’elaborazione del modello della Mater dolorosa, con particolare riferimento alle laude di Iacopone da Todi, e si avanza una nuova ipotesi.
De Martino; death; ritual mourning; Mater Dolorosa, Marian iconography
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il pianto di Maria: storia di un’assenza, genesi di una presenza. Riflessioni in margine alla nuova edizione di Morte e Pianto rituale di Ernesto De Martino / Zocca, Elena. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - 1:88(2022), pp. 323-342.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
18.CONFERENZE - Zocca.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 4.21 MB
Formato Adobe PDF
4.21 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1648582
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact