Ecologie quotidiane: valori, pratiche e media

Il convegno di metà mandato della Sezione di Processi e Istituzioni culturali, intitolato “Ecologie quotidiane: valori, pratiche, media” ha puntato ad analizzare l’ampio e sfaccettato ecosistema sociale, culturale e mediale alla luce degli stravolgimenti avvenuti nel corso degli ultimi due anni, in particolare con l’emergenza pandemica che ha evidentemente travolto senso comune, abitudini, forse meno evidentemente valori, e che ha messo in crisi i nostri modi quotidiani di vivere, abitare, lavorare e relazionarci agli altri. L’emergenza pandemica, tuttavia, si è sviluppata in parallelo a un’emergenza più antica, ugualmente radicata nei nostri consolidati modi di pensare e di vivere, che negli ultimi tempi ha conquistato spazio nei discorsi pubblici e nelle conversazioni quotidiane: la crisi ecologica, il cambiamento climatico, con cui si confronta la sfida della “transizione ecologica”. L’intento della Sezione, attraverso il suo convegno di metà mandato, è quindi stato quello di dare ospitalità e voce agli studi e alle analisi riguardanti l’ “ecologia dei media”, riprendendo l’accezione di ecologia come cura dell’ambiente e dei mondi che abitiamo, sia nell’ottica del modo in cui i media approcciano la cura dell’ambiente e del pianeta (con tematiche legate al cambiamento climatico, alla sostenibilità, alle culture della natura, alle iniziative ecologiche sociali e politiche dal basso, nonché a fenomeni e criticità come il greenwashing, etc.), sia nell’ottica del modo in cui i media si configurano a loro volta come ambienti di cui prendersi cura (con tematiche come la sostenibilità digitale, la digital safety, l’inquinamento comunicativo, il digital detox, la media resistance, la critica dell’ecosistema delle piattaforme e dei suoi effetti ambientali, economici, politici e sociali).