Sistemi passivi per il guadagno termico solare negli edifici. Caratteristiche costitutive e di funzionamento

Le attuali istanze normative, con particolare riferimento alle normative che in Italia hanno recepito la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici, nota anche come EPBD2 – “Energy Performance of Building Directive 2”, ovvero al D.L. n.63 del 04/06/2013, alla L. 90/2013 che lo ha convertito in legge e al D.M. del 26/06/2015 che di queste costituisce uno degli specifici decreti attuativi, pongono la problematica tecnico-realizzativa, nonché l’obiettivo di realizzazione, di edifici ad “energia quasi zero”. Al di là della complessità tecnica connessa al perseguimento e al raggiungimento di questo obiettivo nonché relativa a differenti aspetti tecnico-architettonici e di produzione energetica negli edifici, appare importante, dal punto di vista strategico, la definizione di nuovi modelli energetici di riferimento in grado di costituire un supporto teorico-strumentale alla progettazione, un supporto capace di indirizzare verso la definizione e/o ri-definizione di organismi edilizi in grado di conservare nel proprio interno adeguate condizioni di comfort ambientale, di selezionare e stabilire una efficace sinergia con i flussi climatico-ambientali esterni, di rigenerare la qualità microclimatica indoor mediante un’appropriata integrazione di impianti ecoefficienti, di adattarsi ai cambiamenti delle condizioni climatiche stagionali generali, nonché microclimatiche locali, attraverso la variazione della tipologia e dei livelli prestazionali offerti, di utilizzare i flussi ambientali naturali (soleggiamento e ventilazione in particolare) nell’ambito di specifiche funzionalità e comportamenti bioclimatici rivolti alla riduzione dei fabbisogni energetici dell’edificio e degli input energetici a questi correlati.