Contro lo strumentalismo tecnologico. Per una teoria analitica della prescrittività degli artefatti

“La tecnologia, di per sé, non è buona o cattiva ma è neutra: dipende tutto da come la si usa”. Negli ultimi anni questa affermazione, che incarna quella che potremmo chiamare la “visione tecnologica del buonsenso”, sembra rappresentare una sorta di mantra che viene invocato spesso e volentieri nelle discussioni pubbliche (e non) che riguardano i potenziali effetti negativi della tecnologia. Da un punto di vista filosofico, essa sembra essere molto affine al cosiddetto “strumentalismo tecnologico”, secondo cui gli artefatti tecnologici sono dei semplici mezzi (Heersmink, 2015; Pitt, 2014), in quanto tali privi di influenza su di noi e quindi anche di valori morali. Possiamo considerare tale posizione come opposta rispetto ad una concezione “deterministica” della tecnologia, che la concepisce come in grado di determinare alcuni comportamenti umani.