Considerando la portata del fenomeno della dismissione industriale, è necessaria una riflessione sulla possibilità di definire criteri condivisi per valutare le potenzialità di quei manufatti in disuso a cui è difficile attribuire lo status di patrimonio architettonico, nonché metodi e strumenti per intervenire su di essi. Se ormai si riconosce il valore di memoria di questa eredità -benché scomoda-, e si intravedono le opportunità offerte dalla grande dimensione di questi edifici, unitamente ai vantaggi insiti nel riuso e riciclo dei materiali e delle strutture in abbandono, appare più difficile coglierne le potenzialità architettoniche. Una classificazione tipologica di gran parte degli edifici industriali, in relazione alle componenti spazio-strutturali, è piuttosto immediata: dalla grande aula longitudinale, allo spazio seriale generato dall’iterazione di campate. Ciò sembra rendere possibile una modellizzazione, seppure non deterministica, delle strategie progettuali.
Dalla macchina all’uomo. Ripensare gli spazi post-industriali / Menghini, ANNA BRUNA. - (2022), pp. 2181-2194. (Intervento presentato al convegno 2° Stati Generali del Patrimonio Industriale tenutosi a Roma - Tivoli).
Dalla macchina all’uomo. Ripensare gli spazi post-industriali
Anna Bruna Menghini
2022
Abstract
Considerando la portata del fenomeno della dismissione industriale, è necessaria una riflessione sulla possibilità di definire criteri condivisi per valutare le potenzialità di quei manufatti in disuso a cui è difficile attribuire lo status di patrimonio architettonico, nonché metodi e strumenti per intervenire su di essi. Se ormai si riconosce il valore di memoria di questa eredità -benché scomoda-, e si intravedono le opportunità offerte dalla grande dimensione di questi edifici, unitamente ai vantaggi insiti nel riuso e riciclo dei materiali e delle strutture in abbandono, appare più difficile coglierne le potenzialità architettoniche. Una classificazione tipologica di gran parte degli edifici industriali, in relazione alle componenti spazio-strutturali, è piuttosto immediata: dalla grande aula longitudinale, allo spazio seriale generato dall’iterazione di campate. Ciò sembra rendere possibile una modellizzazione, seppure non deterministica, delle strategie progettuali.File | Dimensione | Formato | |
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