Le indagini condotte tra il 1995 e il 2005 nel territorio di Gricignano d’Aversa (CE) dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta e dalla Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini, Roma, per la costruzione di un nuovo polo U.S. Navy hanno portato in luce evidenze di straordinaria chiarezza legate allo sfruttamento agrario del territorio in epoca preprotostorica. Infrastrutture agrarie (tracciati carrabili, pozzi, campi, ecc.), insediamenti e tombe, intervallati da consistenti episodi eruttivi legati al Somma-Vesuvio e ai Campi Flegrei, scandiscono il paesaggio della Pianura Campana almeno dal tardo Neolitico (ca. 6200 cal BP) fino al Bronzo Antico (ca. 3900 cal BP) mostrando una impressionante continuità insediativa. A quest’ultimo periodo sono riferibili campi agrari con eccezionale estensione in tutta la Pianura Campana, di cui i 60 ha di Gricignano rappresentano la migliore evidenza finora ricostruita. I dati pollinici documentano un forte impatto antropico/agrario sul territorio, analogo e precedente rispetto a quello valutato da Cremaschi e colleghi nel 2006 per l’area terramaricola. L’impatto antropico sembrerebbe legato ad un pattern di lunga durata basato su una strategia di riallocamento insediativo e connesso sfruttamento agrario estensivo. Le evidenze agrarie del Bronzo Antico potrebbero ben adattarsi alla “economia tribale” come definita da Polanyi, dove gli insediamenti mobili potrebbero corrispondere a gruppi di lignaggio che agiscono in modo comunitario.
I campi fossili di Gricignano d’Aversa U.S. Navy. Sfruttamento e impatto umano in Pianura Campana nel Bronzo Antico / Saccoccio, Fabio; Marzocchella, Amodio; Vanzetti, Alessandro. - 6:(2021), pp. 241-252. (Intervento presentato al convegno Preistoria del Cibo tenutosi a Roma).
I campi fossili di Gricignano d’Aversa U.S. Navy. Sfruttamento e impatto umano in Pianura Campana nel Bronzo Antico
Alessandro VanzettiUltimo
Conceptualization
2021
Abstract
Le indagini condotte tra il 1995 e il 2005 nel territorio di Gricignano d’Aversa (CE) dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta e dalla Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini, Roma, per la costruzione di un nuovo polo U.S. Navy hanno portato in luce evidenze di straordinaria chiarezza legate allo sfruttamento agrario del territorio in epoca preprotostorica. Infrastrutture agrarie (tracciati carrabili, pozzi, campi, ecc.), insediamenti e tombe, intervallati da consistenti episodi eruttivi legati al Somma-Vesuvio e ai Campi Flegrei, scandiscono il paesaggio della Pianura Campana almeno dal tardo Neolitico (ca. 6200 cal BP) fino al Bronzo Antico (ca. 3900 cal BP) mostrando una impressionante continuità insediativa. A quest’ultimo periodo sono riferibili campi agrari con eccezionale estensione in tutta la Pianura Campana, di cui i 60 ha di Gricignano rappresentano la migliore evidenza finora ricostruita. I dati pollinici documentano un forte impatto antropico/agrario sul territorio, analogo e precedente rispetto a quello valutato da Cremaschi e colleghi nel 2006 per l’area terramaricola. L’impatto antropico sembrerebbe legato ad un pattern di lunga durata basato su una strategia di riallocamento insediativo e connesso sfruttamento agrario estensivo. Le evidenze agrarie del Bronzo Antico potrebbero ben adattarsi alla “economia tribale” come definita da Polanyi, dove gli insediamenti mobili potrebbero corrispondere a gruppi di lignaggio che agiscono in modo comunitario.File | Dimensione | Formato | |
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