Introduzione. Nell’ambito della ricerca sui processi di regolazione emotiva, lo studio della tristezza nei bambini, delle sue cause e di come venga affrontata è ancora largamente inesplorato. Alcuni studi suggeriscono che il tipo di episodio che provoca tristezza, le strategie di coping e la sicurezza dell’attaccamento possono influenzare come i bambini reagiscano alla tristezza. Ci si propone d’esplorare gli eventi che i bambini percepiscono fonte di tristezza, quali le strategie di coping che menzionano spontaneamente, e se percepiscono di aver superato la tristezza elicitata da tali eventi. S’intende inoltre esplorare se tali variabili operino in modo tale da determinare configurazioni differenti in funzione dell’attaccamento del bambino. Metodo. Utilizzando un approccio bottom-up (elicitando un racconto spontaneo degli eventi), a 225 bambini dai 7 agli 11 anni (M = 8.86; SD = 0.98; 54,4% femmine) provenienti da scuole elementari private in una grande città del centro Italia, è stato chiesto di descrivere episodi in cui si sono sentiti molto tristi, e cosa hanno fatto per sentirsi meno tristi. L’attaccamento con i genitori è stato valutato con la Security Scale. In linea con le operazionalizzazioni esistenti in letteratura, le strategie di coping sono state classificate in (a) Coping costruttivo (Problem-solving, Gioco, Ricerca attiva di aiuto, Espressione e Modulazione emotiva (b) Coping distanziante (Distrazione cognitiva, Negazione) ed (c) assenza di azione (Aiuto ricevuto da altri, Assenza di azione). Risultati. Rispetto alle tipologie di eventi tristi, i bambini hanno riportato con maggiore frequenza episodi di lutto, seguiti da conflitti con i genitori e con i pari, piccoli incidenti, frustrazioni, rimproveri da parte di genitori o insegnanti, episodi legati al coronavirus e episodi immaginari. I bambini che riportavano episodi di coronavirus, strategie di coping costruttive e il superamento dell’episodio di tristezza presentavano un attaccamento più sicuro rispetto a bambini che riferivano eventi di lutto, non reagivano all’evento e dichiaravano di non aver superato l’evento. Mediante una Two-step cluster analysis sulle strategie di coping, le tipologie degli eventi tristi e il loro superamento, sono stati identificati 4 clusters: i bambini nei Cluster 1 e 2 riportavano coping costruttivi e di aver superato l’evento, tuttavia, i primi (superamento eventi esterni) riferivano con maggiore frequenza episodi relativi al coronavirus, dissidi tra genitori e piccoli incidenti, mentre nel Cluster 2 (superamento lutti e conflitti fra pari) vi era una prevalenza di lutti e conflitti tra pari. I bambini appartenenti al Cluster 3 (mancato superamento) si differenziavano dagli altri cluster per l’assenza di superamento degli eventi tristi. Infine, i bambini nel Cluster 4 (superamento attraverso il distanziarsi) anche se avevano su- 69 perato gli eventi, tendevano a utilizzare strategie di coping distanzianti o nessuna strategia. Un’analisi della covarianza utilizzando sesso ed età come covariate hanno mostrato differenze significative trai i clusters rispetto alla sicurezza dell’attaccamento, F (3, 153) = 4.51, p < .001. Dall’analisi post-hoc con metodo Bonferroni emerge che i bambini appartenenti al primo cluster risultavano più sicuri dei bambini del 3° e 4° cluster. Discussione. I bambini sicuri riferiscono eventi che implicano un’attenzione al mondo esterno, strategie di coping costruttivi e il superamento degli eventi tristi, sia gravi che di lieve entità, mentre i bambini insicuri indicano strategie di distanziamento o un mancato superamento della tristezza.

I bambini di fronte alla tristezza: strategie di coping e relazioni d’attaccamento / Saija, Edoardo; Ioverno, Salvatore; Pallini, Susanna. - (2021). (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso annuale AIP della Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione tenutosi a Bari).

I bambini di fronte alla tristezza: strategie di coping e relazioni d’attaccamento

Edoardo Saija;Salvatore Ioverno;Susanna Pallini
2021

Abstract

Introduzione. Nell’ambito della ricerca sui processi di regolazione emotiva, lo studio della tristezza nei bambini, delle sue cause e di come venga affrontata è ancora largamente inesplorato. Alcuni studi suggeriscono che il tipo di episodio che provoca tristezza, le strategie di coping e la sicurezza dell’attaccamento possono influenzare come i bambini reagiscano alla tristezza. Ci si propone d’esplorare gli eventi che i bambini percepiscono fonte di tristezza, quali le strategie di coping che menzionano spontaneamente, e se percepiscono di aver superato la tristezza elicitata da tali eventi. S’intende inoltre esplorare se tali variabili operino in modo tale da determinare configurazioni differenti in funzione dell’attaccamento del bambino. Metodo. Utilizzando un approccio bottom-up (elicitando un racconto spontaneo degli eventi), a 225 bambini dai 7 agli 11 anni (M = 8.86; SD = 0.98; 54,4% femmine) provenienti da scuole elementari private in una grande città del centro Italia, è stato chiesto di descrivere episodi in cui si sono sentiti molto tristi, e cosa hanno fatto per sentirsi meno tristi. L’attaccamento con i genitori è stato valutato con la Security Scale. In linea con le operazionalizzazioni esistenti in letteratura, le strategie di coping sono state classificate in (a) Coping costruttivo (Problem-solving, Gioco, Ricerca attiva di aiuto, Espressione e Modulazione emotiva (b) Coping distanziante (Distrazione cognitiva, Negazione) ed (c) assenza di azione (Aiuto ricevuto da altri, Assenza di azione). Risultati. Rispetto alle tipologie di eventi tristi, i bambini hanno riportato con maggiore frequenza episodi di lutto, seguiti da conflitti con i genitori e con i pari, piccoli incidenti, frustrazioni, rimproveri da parte di genitori o insegnanti, episodi legati al coronavirus e episodi immaginari. I bambini che riportavano episodi di coronavirus, strategie di coping costruttive e il superamento dell’episodio di tristezza presentavano un attaccamento più sicuro rispetto a bambini che riferivano eventi di lutto, non reagivano all’evento e dichiaravano di non aver superato l’evento. Mediante una Two-step cluster analysis sulle strategie di coping, le tipologie degli eventi tristi e il loro superamento, sono stati identificati 4 clusters: i bambini nei Cluster 1 e 2 riportavano coping costruttivi e di aver superato l’evento, tuttavia, i primi (superamento eventi esterni) riferivano con maggiore frequenza episodi relativi al coronavirus, dissidi tra genitori e piccoli incidenti, mentre nel Cluster 2 (superamento lutti e conflitti fra pari) vi era una prevalenza di lutti e conflitti tra pari. I bambini appartenenti al Cluster 3 (mancato superamento) si differenziavano dagli altri cluster per l’assenza di superamento degli eventi tristi. Infine, i bambini nel Cluster 4 (superamento attraverso il distanziarsi) anche se avevano su- 69 perato gli eventi, tendevano a utilizzare strategie di coping distanzianti o nessuna strategia. Un’analisi della covarianza utilizzando sesso ed età come covariate hanno mostrato differenze significative trai i clusters rispetto alla sicurezza dell’attaccamento, F (3, 153) = 4.51, p < .001. Dall’analisi post-hoc con metodo Bonferroni emerge che i bambini appartenenti al primo cluster risultavano più sicuri dei bambini del 3° e 4° cluster. Discussione. I bambini sicuri riferiscono eventi che implicano un’attenzione al mondo esterno, strategie di coping costruttivi e il superamento degli eventi tristi, sia gravi che di lieve entità, mentre i bambini insicuri indicano strategie di distanziamento o un mancato superamento della tristezza.
2021
XXXIII Congresso annuale AIP della Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
I bambini di fronte alla tristezza: strategie di coping e relazioni d’attaccamento / Saija, Edoardo; Ioverno, Salvatore; Pallini, Susanna. - (2021). (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso annuale AIP della Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione tenutosi a Bari).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1643161
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