In Italia i contesti cimiteriali basso medievali risultano essere poco studiati o per lo più inediti. Causa dello scarso interesse è dovuta alla maggiore attenzione dedicata dagli studiosi ai cimiteri altomedievali, soprattutto per la presenza, in questi ultimi, dei corredi funerari, ritenuti per molto tempo indizio fondamentale per la determinazione di etnia e sesso del defunto. La cultura funeraria basso medievale presenta tuttavia numerose caratteristiche innovative: un maggiore controllo nella disposizione delle sepolture attorno agli edifici ecclesiastici, il ritorno all’utilizzo di sepolcri monumentali e la proliferazione degli ossari. Proprio questi ultimi e l’assenza del corredo sono tra i principali motivi della carenza di informazioni archeologiche rilevanti in merito al periodo in questione. La sempre più frequente diffusione di studi tafonomici e antropologici sulle necropoli sta offrendo nuovi elementi per la comprensione dei contesti basso medievali. Le innovazioni culturali in ambito funerario sono da imputare principalmente alla volontà del potere ecclesiastico di codificare le pratiche di sepoltura, proseguendo una tendenza già avviata dall’VIII secolo. In questo senso, vista anche l’esiguità del dato archeologico, un fondamentale contributo per la ricerca ci è offerto dalle fonti storiche e da quelle legislative dell’epoca che ci forniscono importantissime informazioni riguardanti il rapporto tra il mondo dei vivi e quello dei morti: da tutto ciò si evidenzia una forte compenetrazione degli spazi, impiegati sia a scopo funerario che per attività quotidiane quali mercati e assemblee. Ulteriori cambiamenti sono riscontrabili nel rituale funerario: la maggiore preoccupazione per la salvezza dell’anima porta all’affermazione delle messe di suffragio e al rifiuto dei beni di corredo. Nel corso dell’intervento si tratteranno alcuni esempi di cimiteri basso medievali italiani e si approfondiranno alcune delle più importanti fonti legislative, storiche e artistiche con l’obiettivo di mettere in luce le peculiarità dellacultura funeraria basso medievale analizzando le prospettive future per la ricerca.

Le necropoli basso medievali italiane / Curatella, Lorenzo. - (2017), pp. 218-229. (Intervento presentato al convegno III Ciclo di Studi Medievali tenutosi a Firenze, Italy).

Le necropoli basso medievali italiane

Lorenzo Curatella
Primo
2017

Abstract

In Italia i contesti cimiteriali basso medievali risultano essere poco studiati o per lo più inediti. Causa dello scarso interesse è dovuta alla maggiore attenzione dedicata dagli studiosi ai cimiteri altomedievali, soprattutto per la presenza, in questi ultimi, dei corredi funerari, ritenuti per molto tempo indizio fondamentale per la determinazione di etnia e sesso del defunto. La cultura funeraria basso medievale presenta tuttavia numerose caratteristiche innovative: un maggiore controllo nella disposizione delle sepolture attorno agli edifici ecclesiastici, il ritorno all’utilizzo di sepolcri monumentali e la proliferazione degli ossari. Proprio questi ultimi e l’assenza del corredo sono tra i principali motivi della carenza di informazioni archeologiche rilevanti in merito al periodo in questione. La sempre più frequente diffusione di studi tafonomici e antropologici sulle necropoli sta offrendo nuovi elementi per la comprensione dei contesti basso medievali. Le innovazioni culturali in ambito funerario sono da imputare principalmente alla volontà del potere ecclesiastico di codificare le pratiche di sepoltura, proseguendo una tendenza già avviata dall’VIII secolo. In questo senso, vista anche l’esiguità del dato archeologico, un fondamentale contributo per la ricerca ci è offerto dalle fonti storiche e da quelle legislative dell’epoca che ci forniscono importantissime informazioni riguardanti il rapporto tra il mondo dei vivi e quello dei morti: da tutto ciò si evidenzia una forte compenetrazione degli spazi, impiegati sia a scopo funerario che per attività quotidiane quali mercati e assemblee. Ulteriori cambiamenti sono riscontrabili nel rituale funerario: la maggiore preoccupazione per la salvezza dell’anima porta all’affermazione delle messe di suffragio e al rifiuto dei beni di corredo. Nel corso dell’intervento si tratteranno alcuni esempi di cimiteri basso medievali italiani e si approfondiranno alcune delle più importanti fonti legislative, storiche e artistiche con l’obiettivo di mettere in luce le peculiarità dellacultura funeraria basso medievale analizzando le prospettive future per la ricerca.
2017
III Ciclo di Studi Medievali
sepolture; tombe; necropoli; basso medioevo; medioevo
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Le necropoli basso medievali italiane / Curatella, Lorenzo. - (2017), pp. 218-229. (Intervento presentato al convegno III Ciclo di Studi Medievali tenutosi a Firenze, Italy).
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