Alla base dell’interazione tra immagine e parola c’è spesso una teoria dello sguardo. A questo proposito si analizzeranno due casi accumunati dalla preminenza dello sguardo e dalla relazione con la fotografia. In Lalla Romano alla base del connubio parola-immagine c’è una visione dell’arte come mezzo per preservare la memoria. Questo porta a una scrittura sempre attenta alle manifestazioni del visivo. Risultato ultimo di questa ricerca sono i romanzi per immagine, di cui si analizzeranno le caratteristiche. Nel caso di Gianni Celati invece la collaborazione con il fotografo Luigi Ghirri determina l’elaborazione di una teoria dello sguardo in relazione al paesaggio. Nei “racconti d’osservazione” di Celati, così come nei libri fotografici di Ghirri, il paesaggio, dichiaratamente insignificante, assume importanza grazie allo sguardo risemantizzante dello scrittore e del fotografo. I due casi vogliono dimostrare la centralità della categoria dello sguardo come punto di partenza per lo studio dei rapporti tra letteratura e immagine.
Teorie dello sguardo tra scrittura e fotografia: i casi di Lalla Romano e Gianni Celati / Raffini, Daniel. - (2019), pp. 201-208. (Intervento presentato al convegno La modernità letteraria e le declinazioni del visivo. Arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie, Atti del XIX Convegno Internazionale della MOD tenutosi a Bologna).
Teorie dello sguardo tra scrittura e fotografia: i casi di Lalla Romano e Gianni Celati
raffini
Primo
2019
Abstract
Alla base dell’interazione tra immagine e parola c’è spesso una teoria dello sguardo. A questo proposito si analizzeranno due casi accumunati dalla preminenza dello sguardo e dalla relazione con la fotografia. In Lalla Romano alla base del connubio parola-immagine c’è una visione dell’arte come mezzo per preservare la memoria. Questo porta a una scrittura sempre attenta alle manifestazioni del visivo. Risultato ultimo di questa ricerca sono i romanzi per immagine, di cui si analizzeranno le caratteristiche. Nel caso di Gianni Celati invece la collaborazione con il fotografo Luigi Ghirri determina l’elaborazione di una teoria dello sguardo in relazione al paesaggio. Nei “racconti d’osservazione” di Celati, così come nei libri fotografici di Ghirri, il paesaggio, dichiaratamente insignificante, assume importanza grazie allo sguardo risemantizzante dello scrittore e del fotografo. I due casi vogliono dimostrare la centralità della categoria dello sguardo come punto di partenza per lo studio dei rapporti tra letteratura e immagine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.