Il 3 ottobre 2019 è stata inaugurata la mostra “Il Leone e la Montagna. Scavi Italiani in Sudan”, presso il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco a Roma; essa ha raccolto 39 reperti provenienti dal sito dell’antica Napata, oggetto di scavo della Missione Archeologica Italiana in Sudan (Università Ca’ Foscari di Venezia). Dei manufatti esposti, cinque sono stati concessi in prestito dal Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo (MVOEM) dell’Università Sapienza di Roma, cui furono donati dalle Antichità Sudanesi durante la prima direzione della Missione del Prof. Sergio Donadoni (anni Settanta/Ottanta). In particolare, trattasi di: una statuina antropomorfa in calcare, un anello con sigillo in bronzo, una lucerna in terracotta, due frammenti di ceramica dipinta pertinenti allo stesso vaso e il calco di una delle statue di leoni rinvenute presso gli ingressi del Palazzo reale di Natakamani (B1500) al Jebel Barkal. Il contributo intende presentare questi cinque oggetti, seguendo due principali traiettorie: 1. Una ricostruzione del contesto di provenienza originario, attraverso lo studio autoptico e il confronto con le informazioni desumibili dai vecchi diari di scavo. 2. Una contestualizzazione nella loro attuale collocazione nel Museo della Sapienza e, più specificatamente, nella collezione di antichità meroitiche di cui fanno parte.
Scavando nei musei: cinque reperti inediti dal Jebel Barkal / Iannarilli, Francesca; Pancin, Federica. - XVIII:(2022), pp. 57-82. (Intervento presentato al convegno XIX Convegno di Egittologia e Papirologia tenutosi a Siracusa; Museo del Papiro "Corrado Basile").
Scavando nei musei: cinque reperti inediti dal Jebel Barkal
Francesca Iannarilli;Federica Pancin
2022
Abstract
Il 3 ottobre 2019 è stata inaugurata la mostra “Il Leone e la Montagna. Scavi Italiani in Sudan”, presso il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco a Roma; essa ha raccolto 39 reperti provenienti dal sito dell’antica Napata, oggetto di scavo della Missione Archeologica Italiana in Sudan (Università Ca’ Foscari di Venezia). Dei manufatti esposti, cinque sono stati concessi in prestito dal Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo (MVOEM) dell’Università Sapienza di Roma, cui furono donati dalle Antichità Sudanesi durante la prima direzione della Missione del Prof. Sergio Donadoni (anni Settanta/Ottanta). In particolare, trattasi di: una statuina antropomorfa in calcare, un anello con sigillo in bronzo, una lucerna in terracotta, due frammenti di ceramica dipinta pertinenti allo stesso vaso e il calco di una delle statue di leoni rinvenute presso gli ingressi del Palazzo reale di Natakamani (B1500) al Jebel Barkal. Il contributo intende presentare questi cinque oggetti, seguendo due principali traiettorie: 1. Una ricostruzione del contesto di provenienza originario, attraverso lo studio autoptico e il confronto con le informazioni desumibili dai vecchi diari di scavo. 2. Una contestualizzazione nella loro attuale collocazione nel Museo della Sapienza e, più specificatamente, nella collezione di antichità meroitiche di cui fanno parte.File | Dimensione | Formato | |
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