La presente ricerca intende fornire un contributo logico-operativo per supportare l'adozione di strategie di pianificazione urbana in grado di condurre a un miglioramento del quadro generale delineato, con particolare riferimento alle questioni sociali, economiche ed ambientali generate dal consumo di suolo naturale. Destinato alle Pubbliche Amministrazioni e ai privati imprenditori coinvolti nei processi decisionali di pianificazione delle iniziative di trasformazione urbana sostenibili, il lavoro trae origine dalla necessità di ridurre il consumo di suolo naturale nelle forme e modalità con cui si manifesta nei contesti urbanizzati, adottando strumenti di valutazione che siano in grado di i) sistematizzare l'analisi delle dinamiche urbane che contribuiscono alla sua formazione, ii) individuare rapidamente ed efficacemente le aree in cui insistono condizioni di criticità o di potenzialità circa gli aspetti sociali, economici ed ambientali considerati, iii) tener conto del contributo di ciascun aspetto nella formazione del consumo di suolo, iv) rappresentare in maniera semplice e concreta i risultati dell'analisi per aumentare la consapevolezza degli enti governativi, a cui spettano le decisioni d'intervento, e dei cittadini, v) supportare la calibrazione della composizione morfologica degli interventi di trasformazione urbana affinchè siano meno impattanti e a ridotto consumo di suolo naturale, finanziariamente convenienti per i soggetti pubblici e privati coinvolti, ed adeguati per soddisfare le necessità della comunità locale, vi) porsi in linea con l'obiettivo europeo di “consumo di suolo netto pari a zero” entro il 2050, vii) aumentare la resilienza e la qualità della vita nelle città. La ricerca consiste nella definizione e sperimentazione di un modello innovativo di valutazione del rischio direttamente causato dalla dimensione urbana del fenomeno del consumo di suolo. Nello specifico, si valuta il rischio economico- finanziario, ambientale e sociale che insorge negli ambiti altamente urbanizzati, attraverso un indice sintetico che riassume la rilevanza di ciascun aspetto indagato grazie all'utilizzo di un sistema di indicatori gerarchico e di tipo compensativo. Il concetto di rischio è declinato secondo le specificità di ciascuna componente del consumo di suolo considerata, a seguito di un attento studio e di una efficace contestualizzazione, e si espleta in un set di criteri, indicatori e range di variazione. L'approccio proposto mutua l'impostazione metodologica dell'analisi e del monitoraggio dello sviluppo sostenibile condotto in ambito nazionale, avvalendosi però delle tecniche di valutazione multicriteri e dei sistemi informativi geografici (GIS) per la costruzione di indici sintetici di rischio afferenti a ciascuna componente considerata. Le operazioni condotte vengono riassunte e condensate in un documento procedurale, ossia un protocollo di fasi logico-operative di carattere generale, implementabile a differenti scale territoriali di contesti urbanizzati nazionali ed esteri, che costituisce il quadro sinottico della sistematizzazione dell'analisi della dimensione urbana del consumo di suolo naturale. Il modello proposto implementato al caso della città di Roma, scelta a causa del suo tasso di impermeabilizzazione, il più elevato d'Italia a partire dal 2016 secondo le indagini dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), delle sue criticità rispetto agli SDG, oltre che per la rilevanza del suo patrimonio storico-artistico e culturale da proteggere dai cambiamenti climatici e da valorizzare adeguatamente in maniera sostenibile. La suddivisione del territorio comunale in unità territoriali d'indagine, scelte sulla base dell'utilità finale di ciascun indice per conto di operatori pubblici e privati coinvolti nella predisposizione di piani e progetti di trasformazione urbana che siano sostenibili e a ridotto consumo di suolo, permette di valutare le criticità o potenzialità delle singole porzioni urbane fornendo un quadro conoscitivo alla scala subcomunale, spesso trascurata dai sistemi di monitoraggio degli SDG, ma estremamente importante sul piano operativo anche per la Pubblica Amministrazione e i privati imprenditori. Infine, la visualizzazione dei risultati degli indici attraverso l'utilizzo di apposite mappe tematiche, consente di facilitare la visualizzazione della distribuzione spaziale del rischio considerato.

Sviluppo urbano sostenibile e consumo di suolo: modelli innovativi a supporto della valutazione del rischio negli interventi di trasformazione urbana / Anelli, Debora. - (2022 Feb 28).

Sviluppo urbano sostenibile e consumo di suolo: modelli innovativi a supporto della valutazione del rischio negli interventi di trasformazione urbana

ANELLI, DEBORA
28/02/2022

Abstract

La presente ricerca intende fornire un contributo logico-operativo per supportare l'adozione di strategie di pianificazione urbana in grado di condurre a un miglioramento del quadro generale delineato, con particolare riferimento alle questioni sociali, economiche ed ambientali generate dal consumo di suolo naturale. Destinato alle Pubbliche Amministrazioni e ai privati imprenditori coinvolti nei processi decisionali di pianificazione delle iniziative di trasformazione urbana sostenibili, il lavoro trae origine dalla necessità di ridurre il consumo di suolo naturale nelle forme e modalità con cui si manifesta nei contesti urbanizzati, adottando strumenti di valutazione che siano in grado di i) sistematizzare l'analisi delle dinamiche urbane che contribuiscono alla sua formazione, ii) individuare rapidamente ed efficacemente le aree in cui insistono condizioni di criticità o di potenzialità circa gli aspetti sociali, economici ed ambientali considerati, iii) tener conto del contributo di ciascun aspetto nella formazione del consumo di suolo, iv) rappresentare in maniera semplice e concreta i risultati dell'analisi per aumentare la consapevolezza degli enti governativi, a cui spettano le decisioni d'intervento, e dei cittadini, v) supportare la calibrazione della composizione morfologica degli interventi di trasformazione urbana affinchè siano meno impattanti e a ridotto consumo di suolo naturale, finanziariamente convenienti per i soggetti pubblici e privati coinvolti, ed adeguati per soddisfare le necessità della comunità locale, vi) porsi in linea con l'obiettivo europeo di “consumo di suolo netto pari a zero” entro il 2050, vii) aumentare la resilienza e la qualità della vita nelle città. La ricerca consiste nella definizione e sperimentazione di un modello innovativo di valutazione del rischio direttamente causato dalla dimensione urbana del fenomeno del consumo di suolo. Nello specifico, si valuta il rischio economico- finanziario, ambientale e sociale che insorge negli ambiti altamente urbanizzati, attraverso un indice sintetico che riassume la rilevanza di ciascun aspetto indagato grazie all'utilizzo di un sistema di indicatori gerarchico e di tipo compensativo. Il concetto di rischio è declinato secondo le specificità di ciascuna componente del consumo di suolo considerata, a seguito di un attento studio e di una efficace contestualizzazione, e si espleta in un set di criteri, indicatori e range di variazione. L'approccio proposto mutua l'impostazione metodologica dell'analisi e del monitoraggio dello sviluppo sostenibile condotto in ambito nazionale, avvalendosi però delle tecniche di valutazione multicriteri e dei sistemi informativi geografici (GIS) per la costruzione di indici sintetici di rischio afferenti a ciascuna componente considerata. Le operazioni condotte vengono riassunte e condensate in un documento procedurale, ossia un protocollo di fasi logico-operative di carattere generale, implementabile a differenti scale territoriali di contesti urbanizzati nazionali ed esteri, che costituisce il quadro sinottico della sistematizzazione dell'analisi della dimensione urbana del consumo di suolo naturale. Il modello proposto implementato al caso della città di Roma, scelta a causa del suo tasso di impermeabilizzazione, il più elevato d'Italia a partire dal 2016 secondo le indagini dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), delle sue criticità rispetto agli SDG, oltre che per la rilevanza del suo patrimonio storico-artistico e culturale da proteggere dai cambiamenti climatici e da valorizzare adeguatamente in maniera sostenibile. La suddivisione del territorio comunale in unità territoriali d'indagine, scelte sulla base dell'utilità finale di ciascun indice per conto di operatori pubblici e privati coinvolti nella predisposizione di piani e progetti di trasformazione urbana che siano sostenibili e a ridotto consumo di suolo, permette di valutare le criticità o potenzialità delle singole porzioni urbane fornendo un quadro conoscitivo alla scala subcomunale, spesso trascurata dai sistemi di monitoraggio degli SDG, ma estremamente importante sul piano operativo anche per la Pubblica Amministrazione e i privati imprenditori. Infine, la visualizzazione dei risultati degli indici attraverso l'utilizzo di apposite mappe tematiche, consente di facilitare la visualizzazione della distribuzione spaziale del rischio considerato.
28-feb-2022
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