Delineare i termini di una possibile relazione fra cinema e religione implica da parte dello studioso una preliminare cautela critica nell’utilizzo delle due categorie qui considerate, quella di religione, appunto, e quella della cosiddetta “settima arte”1. Appare necessario, infatti, tenere nella dovuta considerazione la crescente complessità e consapevolezza critica degli studi a riguardo, a partire dalla difficoltà di definire cosa sia la religione e cosa sia il sacro, termini non coincidenti fra di loro2; allo stesso modo, risulta indispensabile riferirsi in maniera corretta alle specifiche modalità del linguaggio cinematografico e alle sue logiche3. Entrambi i campi hanno ricevuto negli ultimi decenni un tale incremento esponenziale negli studi critici che, pur se impossibile da riferire nella sua ampiezza in questo contesto, deve almeno essere adeguatamente segnalato. Espresse le dovute cautele, va inoltre chiarito che questo contributo prende in considerazione le possibili intersezioni fra i due ambiti del cinema e della religione, ovvero le produzioni cinematografiche di argomento religioso; così come si può far riferimento, pur se secondariamente data l’esiguità del fenomeno, alle correnti religiose che individuano in opere cinematografiche la loro origine specifica4. Ma soprattutto – ed è questo il traguardo più ambito – si vorrebbe qui individuare e riferire un possibile campo di indagine comune, dove siano rintracciabili possibili interferenze fra l’uno e l’altro ambito e i loro reciproci condizionament
Uomini e dèi. Il cinema religioso e la rappresentabilità del sacro / Canella, Tessa. - In: BN. - ISSN 0394-008X. - 600(2021), pp. 85-93.
Uomini e dèi. Il cinema religioso e la rappresentabilità del sacro
Tessa Canella
2021
Abstract
Delineare i termini di una possibile relazione fra cinema e religione implica da parte dello studioso una preliminare cautela critica nell’utilizzo delle due categorie qui considerate, quella di religione, appunto, e quella della cosiddetta “settima arte”1. Appare necessario, infatti, tenere nella dovuta considerazione la crescente complessità e consapevolezza critica degli studi a riguardo, a partire dalla difficoltà di definire cosa sia la religione e cosa sia il sacro, termini non coincidenti fra di loro2; allo stesso modo, risulta indispensabile riferirsi in maniera corretta alle specifiche modalità del linguaggio cinematografico e alle sue logiche3. Entrambi i campi hanno ricevuto negli ultimi decenni un tale incremento esponenziale negli studi critici che, pur se impossibile da riferire nella sua ampiezza in questo contesto, deve almeno essere adeguatamente segnalato. Espresse le dovute cautele, va inoltre chiarito che questo contributo prende in considerazione le possibili intersezioni fra i due ambiti del cinema e della religione, ovvero le produzioni cinematografiche di argomento religioso; così come si può far riferimento, pur se secondariamente data l’esiguità del fenomeno, alle correnti religiose che individuano in opere cinematografiche la loro origine specifica4. Ma soprattutto – ed è questo il traguardo più ambito – si vorrebbe qui individuare e riferire un possibile campo di indagine comune, dove siano rintracciabili possibili interferenze fra l’uno e l’altro ambito e i loro reciproci condizionamentFile | Dimensione | Formato | |
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