Le arti sono parte integrante della cultura dell’educazione e si presentano, in questo ambito, come strumento privilegiato di conoscenza pratica e apprendimento attivo, poiché si sviluppano su modelli didattici basati sull’esperienza e sull’elaborazione personale e creativa del singolo o del gruppo coinvolto. La danza in questo contesto si propone di ridefinire ideali e stereotipi legati all’immaginario di equilibrio e perfezione estetica, per inserirsi ed agire in contesti educativi e sociali, concedendosi alla “squisita imperfezione” (Prichard,2017), all’errore e alla scoperta di nuove possibilità di creazione e trasmissione per una pratica errante, vulnerabile, flessibile ed inclusiva. In quest’ottica l’insegnamento della danza si trova ad affrontare le sfide dell’inclusione, che persegue arricchendo l’accessibilità e attivandosi per la personalizzazione di nuovi percorsi educativi volti alla conoscenza e alla pratica dell’arte del movimento. Nell’ultimo decennio le istituzioni e le organizzazioni artistiche che si occupano della ricerca e dello sviluppo di questo approccio, hanno posto l’attenzione su studi e pratiche volti alla definizione di strategie innovative, fortemente incentrate sulla valorizzazione delle differenze e sullo sviluppo di strategie didattiche che possano condurre all’arte dell’imperfezione e quindi alla pratica inclusiva.

L’arte dell’imperfezione / Stella, Delfina; Viti, Elena. - (2018). (Intervento presentato al convegno Personalizzare per includere tenutosi a La Sapienza, Roma).

L’arte dell’imperfezione

Stella Delfina;Elena Viti
2018

Abstract

Le arti sono parte integrante della cultura dell’educazione e si presentano, in questo ambito, come strumento privilegiato di conoscenza pratica e apprendimento attivo, poiché si sviluppano su modelli didattici basati sull’esperienza e sull’elaborazione personale e creativa del singolo o del gruppo coinvolto. La danza in questo contesto si propone di ridefinire ideali e stereotipi legati all’immaginario di equilibrio e perfezione estetica, per inserirsi ed agire in contesti educativi e sociali, concedendosi alla “squisita imperfezione” (Prichard,2017), all’errore e alla scoperta di nuove possibilità di creazione e trasmissione per una pratica errante, vulnerabile, flessibile ed inclusiva. In quest’ottica l’insegnamento della danza si trova ad affrontare le sfide dell’inclusione, che persegue arricchendo l’accessibilità e attivandosi per la personalizzazione di nuovi percorsi educativi volti alla conoscenza e alla pratica dell’arte del movimento. Nell’ultimo decennio le istituzioni e le organizzazioni artistiche che si occupano della ricerca e dello sviluppo di questo approccio, hanno posto l’attenzione su studi e pratiche volti alla definizione di strategie innovative, fortemente incentrate sulla valorizzazione delle differenze e sullo sviluppo di strategie didattiche che possano condurre all’arte dell’imperfezione e quindi alla pratica inclusiva.
2018
Personalizzare per includere
danza, educazione, inclusione, pratica imperfetta
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
L’arte dell’imperfezione / Stella, Delfina; Viti, Elena. - (2018). (Intervento presentato al convegno Personalizzare per includere tenutosi a La Sapienza, Roma).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1631763
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