L’annessione di Roma al Regno d’Italia modifica organi e ordinamento degli studi dell’antico Studium Urbis che si trasforma da università confessionale in un ateneo fondato sulla libertà di coscienza e di insegnamento. Nella governance de "La Sapienza" la Destra storica opera non soltanto per adeguare l’università romana al sistema nazionale, ma anche per elevarla al livello delle maggiori università europee e farne uno dei fulcri della cultura italiana, rinnovandone il corpo docente con studiosi di sicura fedele liberale, conosciuti a livello internazionale nelle loro discipline, e trasformandone le strutture per renderle maggiormente adatte alle esigenze scientifiche, come nel caso dei laboratori, cercando, però, di mantenere saldo il rapporto con gli studi umanistici nel senso dell’unicità del sapere. La Regia Università di Roma subisce, inoltre, una serie di modificazioni che vedono l'utilizzazione di nuove sedi che si affiancano a quella dello Studium Urbis a Sant'Ivo alla Sapienza. Il contributo ricostruisce queste vicende utilizzando fonti parlamentari e la documentazione conservata presso l'Archivio storico della Camera dei Deputati.
Dallo Studium Urbis alla Regia università di Roma (1870-1876) / Capuzzo, Ester. - (2022), pp. 69-86. (Intervento presentato al convegno Dalla Roma pontificia alla Roma italiana. Le istituzioni culturali a Roma tenutosi a il convegno si è svolto on-line).
Dallo Studium Urbis alla Regia università di Roma (1870-1876)
Capuzzo Ester
2022
Abstract
L’annessione di Roma al Regno d’Italia modifica organi e ordinamento degli studi dell’antico Studium Urbis che si trasforma da università confessionale in un ateneo fondato sulla libertà di coscienza e di insegnamento. Nella governance de "La Sapienza" la Destra storica opera non soltanto per adeguare l’università romana al sistema nazionale, ma anche per elevarla al livello delle maggiori università europee e farne uno dei fulcri della cultura italiana, rinnovandone il corpo docente con studiosi di sicura fedele liberale, conosciuti a livello internazionale nelle loro discipline, e trasformandone le strutture per renderle maggiormente adatte alle esigenze scientifiche, come nel caso dei laboratori, cercando, però, di mantenere saldo il rapporto con gli studi umanistici nel senso dell’unicità del sapere. La Regia Università di Roma subisce, inoltre, una serie di modificazioni che vedono l'utilizzazione di nuove sedi che si affiancano a quella dello Studium Urbis a Sant'Ivo alla Sapienza. Il contributo ricostruisce queste vicende utilizzando fonti parlamentari e la documentazione conservata presso l'Archivio storico della Camera dei Deputati.File | Dimensione | Formato | |
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