This contribution focuses on what was a topical subject in Rome in the first half of the twentieth century: urban green areas and their relationship with monuments. Interest in this topic was probably inspired by the traditional approach popular in nineteenth-century England, one which several members of the Roman cultural elite who studied vegetation and gardens (Giacomo Boni and Maria Ponti Pasolini) had become acquainted with thanks to the close ties they had established with English professionals. Since the unification of Italy, Rome had raised the issue of the inseparable relationship that city ruins had with vegetation; in fact, the 1873 master plan already contained guidelines regarding the layout of urban gardens, preferably using an English style. These guidelines played a crucial role in city planning and in creating unique areas, such as the Passeggiata Archeologica (the Archaeological Park, also known as the Zona Monumentale). The paper will focus on these developments and on the work of the people involved in these projects such as, Giacomo Boni, Maria Ponti Pasolini and Gustavo Giovannoni, all members of the Artistic Association of Architectural Connoisseurs – the AACAR founded in Rome in 1890, in order to follow the urban development of Italy’s capital city.

Il contributo approfondisce un argomento di grande dibattito, a Roma, nella prima metà del Novecento: il sistema del verde cittadino in rapporto ai monumenti. Interesse, probabilmente, mutuato dalla tradizione inglese ottocentesca visto che alcuni personaggi della cultura romana, dediti allo studio della vegetazione e dei giardini (Giacomo Boni, Maria Pasolini Ponti), sul finire del secolo stringono stretti rapporti con esponenti anglosassoni (W. Morris, Ph. Webb, W. D. Caröe). Roma, sin dall’Unificazione italiana, pone la questione del rapporto inscindibile che i ruderi, all’interno della città, hanno sviluppato con il mondo vegetale; il Piano Regolatore del 1873, infatti, già contiene precise indicazioni in merito auspicando l’organizzazione di giardini cittadini, preferibilmente all’inglese. Prescrizioni che acquisiscono un ruolo fondamentale nella configurazione che la città sta assumendo, dando luogo a esperienze uniche; tra queste si ricordano: la ben nota sistemazione dei Fori e del Palatino, con il relativo dibattito sulla “Flora delle rovine”; il giardino progettato nell’angolo tra la ricostruenda chiesa di S. Rita da Cascia e la scala d’Aracoeli; l’organizzazione di largo Argentina e del Tempio di Venere e Roma; la lunga vicenda della Passeggiata archeologica; l’esperimento del parco di Traiano su colle Oppio; il parco Savello sull’Aventino e molti altri. Non meno interessanti le figure di: Giacomo Boni e i continui rapporti di collaborazione con i tecnici dell’Orto botanico, Gustavo Giovannoni, Antonio Muñoz e Raffaele De Vico. Esperienza unica, quella italiana, nell’unione tra giardino e monumento, che viene presentata, con grande successo, anche alla Conferenza di Atene del 1931 e che sarà seguita da numerosi altri progetti per la città.

Building the capital city. Maria Ponti Pasolini, the Passeggiata Archeologica and the planning of Rome (1887-1917) / Turco, Maria Grazia. - In: PLANNING PERSPECTIVES. - ISSN 0266-5433. - 37:3(2022), pp. 497-527. [10.1080/02665433.2022.2045623]

Building the capital city. Maria Ponti Pasolini, the Passeggiata Archeologica and the planning of Rome (1887-1917)

Turco, Maria Grazia
2022

Abstract

This contribution focuses on what was a topical subject in Rome in the first half of the twentieth century: urban green areas and their relationship with monuments. Interest in this topic was probably inspired by the traditional approach popular in nineteenth-century England, one which several members of the Roman cultural elite who studied vegetation and gardens (Giacomo Boni and Maria Ponti Pasolini) had become acquainted with thanks to the close ties they had established with English professionals. Since the unification of Italy, Rome had raised the issue of the inseparable relationship that city ruins had with vegetation; in fact, the 1873 master plan already contained guidelines regarding the layout of urban gardens, preferably using an English style. These guidelines played a crucial role in city planning and in creating unique areas, such as the Passeggiata Archeologica (the Archaeological Park, also known as the Zona Monumentale). The paper will focus on these developments and on the work of the people involved in these projects such as, Giacomo Boni, Maria Ponti Pasolini and Gustavo Giovannoni, all members of the Artistic Association of Architectural Connoisseurs – the AACAR founded in Rome in 1890, in order to follow the urban development of Italy’s capital city.
2022
Il contributo approfondisce un argomento di grande dibattito, a Roma, nella prima metà del Novecento: il sistema del verde cittadino in rapporto ai monumenti. Interesse, probabilmente, mutuato dalla tradizione inglese ottocentesca visto che alcuni personaggi della cultura romana, dediti allo studio della vegetazione e dei giardini (Giacomo Boni, Maria Pasolini Ponti), sul finire del secolo stringono stretti rapporti con esponenti anglosassoni (W. Morris, Ph. Webb, W. D. Caröe). Roma, sin dall’Unificazione italiana, pone la questione del rapporto inscindibile che i ruderi, all’interno della città, hanno sviluppato con il mondo vegetale; il Piano Regolatore del 1873, infatti, già contiene precise indicazioni in merito auspicando l’organizzazione di giardini cittadini, preferibilmente all’inglese. Prescrizioni che acquisiscono un ruolo fondamentale nella configurazione che la città sta assumendo, dando luogo a esperienze uniche; tra queste si ricordano: la ben nota sistemazione dei Fori e del Palatino, con il relativo dibattito sulla “Flora delle rovine”; il giardino progettato nell’angolo tra la ricostruenda chiesa di S. Rita da Cascia e la scala d’Aracoeli; l’organizzazione di largo Argentina e del Tempio di Venere e Roma; la lunga vicenda della Passeggiata archeologica; l’esperimento del parco di Traiano su colle Oppio; il parco Savello sull’Aventino e molti altri. Non meno interessanti le figure di: Giacomo Boni e i continui rapporti di collaborazione con i tecnici dell’Orto botanico, Gustavo Giovannoni, Antonio Muñoz e Raffaele De Vico. Esperienza unica, quella italiana, nell’unione tra giardino e monumento, che viene presentata, con grande successo, anche alla Conferenza di Atene del 1931 e che sarà seguita da numerosi altri progetti per la città.
Rome; Passeggiata archeologica - Archaeological Park; garden design; Maria Ponti Pasolini; Gustavo Giovannoni; Artistic Association of Architectural Connoisseurs (the aacar)
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Building the capital city. Maria Ponti Pasolini, the Passeggiata Archeologica and the planning of Rome (1887-1917) / Turco, Maria Grazia. - In: PLANNING PERSPECTIVES. - ISSN 0266-5433. - 37:3(2022), pp. 497-527. [10.1080/02665433.2022.2045623]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1630060
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