Nella condizione di grande incertezza che, anche a causa degli effetti della crisi epidemica in corso, molto probabilmente accompagnerà ancora per qualche tempo le nostre relazioni sociali e lo stesso modello organizzativo e funzionale di società, emerge la necessità-possibilità di ripensare una serie di questioni attinenti al funzionamento delle città e in generale del nostro ambiente di vita. Per l’urbanistica italiana si tratta di una necessità accresciuta da una crisi disciplinare che va avanti da tempo e che, nella prospettiva di convivenza-adattamento ad una condizione parzialmente o post-epidemica, potrebbe richiedere la ridefinizione di riferimenti urbanistici quali-quantitativi a diverse scale di indagine e di progetto-intervento, da quella dello spazio pubblico a quella dell’area vasta. Il contributo affronta tali questioni (rilevanti) con obiettivi (invece) necessariamente limitati a causa sia dell’incertezza in cui ci muoviamo che della loro impegnativa portata intrinseca. A partire dal dibattito in atto, sono indagate le relazioni tra urbanistica e misure di adattamento spaziale e funzionale dovute a profilassi sanitarie nelle città, col principale obiettivo di verificare se e quanto possano esserci tra questi due ambiti dell’azione pubblica coerenze o incompatibilità.
Urbanistica. Cosa salvare, tra debolezza della disciplina e altre crisi / Santangelo, Saverio; Cutri', Maria Teresa; DEL RE, Nicole; Perrone, Francesca. - (2020), pp. 263-272. (Intervento presentato al convegno Le nuove comunità urbane e il valore strategico della conoscenza tenutosi a Milano).
Urbanistica. Cosa salvare, tra debolezza della disciplina e altre crisi
Saverio Santangelo
;Maria Teresa Cutrì;Nicole del Re;Francesca Perrone
2020
Abstract
Nella condizione di grande incertezza che, anche a causa degli effetti della crisi epidemica in corso, molto probabilmente accompagnerà ancora per qualche tempo le nostre relazioni sociali e lo stesso modello organizzativo e funzionale di società, emerge la necessità-possibilità di ripensare una serie di questioni attinenti al funzionamento delle città e in generale del nostro ambiente di vita. Per l’urbanistica italiana si tratta di una necessità accresciuta da una crisi disciplinare che va avanti da tempo e che, nella prospettiva di convivenza-adattamento ad una condizione parzialmente o post-epidemica, potrebbe richiedere la ridefinizione di riferimenti urbanistici quali-quantitativi a diverse scale di indagine e di progetto-intervento, da quella dello spazio pubblico a quella dell’area vasta. Il contributo affronta tali questioni (rilevanti) con obiettivi (invece) necessariamente limitati a causa sia dell’incertezza in cui ci muoviamo che della loro impegnativa portata intrinseca. A partire dal dibattito in atto, sono indagate le relazioni tra urbanistica e misure di adattamento spaziale e funzionale dovute a profilassi sanitarie nelle città, col principale obiettivo di verificare se e quanto possano esserci tra questi due ambiti dell’azione pubblica coerenze o incompatibilità.File | Dimensione | Formato | |
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