Il contributo analizza l’evoluzione della cooperazione transfrontaliera fra Italia e Slovenia dai primi anni ’90 alle attuali pratiche. Il confine orientale ha assunto nel corso degli anni diversi significati, passando da una dolorosa chiusura ermetica a luogo di passaggio, dialogo e assistenza. L’ingresso della Slovenia nell’UE è stato favorito anche dalle collaborazioni transfrontaliere agevolate dalle organizzazioni internazioni come Consiglio d’Europa e UE stessa. La cooperazione transfrontaliera nei primi anni ’90 venne concepita come una modalità di rendere l’Europa sociale, oltre che economica, avvicinare popoli con una comune storia e memoria. Negli anni ‘90, la società ha interpretato quella stessa cooperazione come una forma di aiuto e assistenza ai profughi dell’ex - Jugoslavia creando una rete diffusa dal basso, operante sia nel territorio nazionale sia al di là del confine. Ad oggi, il confine italo - sloveno, parte dello spazio Schengen, è ancora protagonista di migrazioni, di spostamenti, di nuovi destini. Il contributo vuole indagare sulle condizioni storico-giuridiche con cui l’accordo di riammissione fra Italia e Slovenia è nato, ponendolo in prospettiva con l’attuale applicazione, rilevando come importanti cambiamenti siano intercorsi in primo luogo rispetto all’ingresso della Slovenia nell’UE.
Una prospettiva storico-giuridica dell’Accordo italo-sloveno del 1996 / Lunardini, M.. - Quaderni OCSM 1/2022(2022), pp. 273-296. (Intervento presentato al convegno Al di là dei confini Ripensare il paradigma della frontiera in una prospettiva interculturale tenutosi a Università di Salerno).
Una prospettiva storico-giuridica dell’Accordo italo-sloveno del 1996
Lunardini M.
2022
Abstract
Il contributo analizza l’evoluzione della cooperazione transfrontaliera fra Italia e Slovenia dai primi anni ’90 alle attuali pratiche. Il confine orientale ha assunto nel corso degli anni diversi significati, passando da una dolorosa chiusura ermetica a luogo di passaggio, dialogo e assistenza. L’ingresso della Slovenia nell’UE è stato favorito anche dalle collaborazioni transfrontaliere agevolate dalle organizzazioni internazioni come Consiglio d’Europa e UE stessa. La cooperazione transfrontaliera nei primi anni ’90 venne concepita come una modalità di rendere l’Europa sociale, oltre che economica, avvicinare popoli con una comune storia e memoria. Negli anni ‘90, la società ha interpretato quella stessa cooperazione come una forma di aiuto e assistenza ai profughi dell’ex - Jugoslavia creando una rete diffusa dal basso, operante sia nel territorio nazionale sia al di là del confine. Ad oggi, il confine italo - sloveno, parte dello spazio Schengen, è ancora protagonista di migrazioni, di spostamenti, di nuovi destini. Il contributo vuole indagare sulle condizioni storico-giuridiche con cui l’accordo di riammissione fra Italia e Slovenia è nato, ponendolo in prospettiva con l’attuale applicazione, rilevando come importanti cambiamenti siano intercorsi in primo luogo rispetto all’ingresso della Slovenia nell’UE.File | Dimensione | Formato | |
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