La cappella degli Angeli in Santa Scolastica a Subiaco costituisce una testimonianza artistica assai significativa, sia per la presenza del ciclo dipinto a tema angelico, un tema iconografico raro nel contesto peninsulare di quegli anni, sia per il carattere del luogo, che ingloba una grotta alla base della fabbrica abbaziale. L’importanza dell’oratorio è legata però soprattutto alla figura del committente, il vescovo di Mallorca Lluís de Prades, che si rifugiò a Subiaco nel terzo decennio del Quattrocento, dopo aver abbandonato la fazione avignonese dello scisma, e che qui fu sepolto dopo la morte a Roma nel 1429. Studi recenti hanno già proposto significativi collegamenti tra la cappella sublacense e il mondo aragonese, ma in questa sede un rinnovato sguardo alla figura del prelato e al suo retaggio culturale rende possibile comprendere la natura di questo luogo e il significato delle pitture. Il presente studio, dunque, si concentrerà dapprima sulla vicenda biografica del vescovo tra Spagna e Italia, quindi sulla ricostruzione del tessuto delle sue relazioni politiche e culturali. Si passerà quindi ad analizzare la peculiare architettura della cappella e il ciclo dipinto dal punto di vista formale e soprattutto iconografico, e si presenteranno alcune ipotesi di lettura dei dipinti, e del luogo che li accoglie, in relazione alla figura del loro committente.
Un committente catalano nel monastero di Santa Scolastica a Subiaco: Lluís de Prades e la cappella degli Angeli / Cerone, Roberta. - In: LOCVS AMOENVS. - ISSN 1135-9722. - 19(2021), pp. 23-38. [10.5565/rev/locus.442]
Un committente catalano nel monastero di Santa Scolastica a Subiaco: Lluís de Prades e la cappella degli Angeli
Roberta Cerone
2021
Abstract
La cappella degli Angeli in Santa Scolastica a Subiaco costituisce una testimonianza artistica assai significativa, sia per la presenza del ciclo dipinto a tema angelico, un tema iconografico raro nel contesto peninsulare di quegli anni, sia per il carattere del luogo, che ingloba una grotta alla base della fabbrica abbaziale. L’importanza dell’oratorio è legata però soprattutto alla figura del committente, il vescovo di Mallorca Lluís de Prades, che si rifugiò a Subiaco nel terzo decennio del Quattrocento, dopo aver abbandonato la fazione avignonese dello scisma, e che qui fu sepolto dopo la morte a Roma nel 1429. Studi recenti hanno già proposto significativi collegamenti tra la cappella sublacense e il mondo aragonese, ma in questa sede un rinnovato sguardo alla figura del prelato e al suo retaggio culturale rende possibile comprendere la natura di questo luogo e il significato delle pitture. Il presente studio, dunque, si concentrerà dapprima sulla vicenda biografica del vescovo tra Spagna e Italia, quindi sulla ricostruzione del tessuto delle sue relazioni politiche e culturali. Si passerà quindi ad analizzare la peculiare architettura della cappella e il ciclo dipinto dal punto di vista formale e soprattutto iconografico, e si presenteranno alcune ipotesi di lettura dei dipinti, e del luogo che li accoglie, in relazione alla figura del loro committente.File | Dimensione | Formato | |
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