Le lesioni focali epatiche, rilevate incidentalmente sono comunemente riscontrate nella pratica clinica, e la loro caratterizzazione rappresenta una sfida nella pratica clinica quotidiana. L’ecografia, poiché è non-invasiva, economica, rapidamente e facilmente accessibile, è la tecnica di primo livello per la ricerca e lo studio delle lesioni focali epatiche. Tuttavia, l’esame ecografico di base anche con l’aggiunta del color o del power-Doppler è caratterizzato da bassa specificità nella caratterizzazione delle lesioni, rendendosi pertanto necessari ulteriori approfondimenti diagnostici mediante metodiche di secondo livello quali TC spirale e RM dopo somministrazione di mdc. L’introduzione dei mdc per uso ecografico ha tuttavia aperto nuove prospettive per lo studio ecografico delle lesioni focali epatiche. L’ecografia con mezzo di contrasto a basso indice meccanico è una tecnica diagnostica utile per la valutazione della macro e della microcircolazione nodulare, che nei lavori riportati in letteratura negli ultimi anni e nelle linee guida internazionali ha dimostrato di essere accurata nella caratterizzazione delle lesioni focali epatiche consentendo di ottenere specifici pattern contrastografici. Essa ha inoltre i vantaggi di essere economica, di non utilizzare radiazioni ionizzanti né di essere nefrotossico. Lo scopo del nostro lavoro è descrivere i modelli eco-contrastografici, ottenibili con tecnica in real-time a basso indice meccanico, delle differenti lesioni focali benigne tipiche e atipiche del fegato, usando il mezzo di contrasto di seconda generazione.
Ruolo dell’ecocontrastografia nella valutazione delle lesioni focali epatiche benigne / Cantisani, Vito; Laura, Romanini; David, E; Alice, Casinelli; Daniela, Elia; Ferrari, Donatella; Catalano, Carlo; D'Ambrosio, Ferdinando; Ricci, Paolo. - In: IL GIORNALE ITALIANO DI RADIOLOGIA MEDICA. - ISSN 2283-8376. - 3:(2016), pp. 579-590. [10.17376/girm_3-4-07082016-4]
Ruolo dell’ecocontrastografia nella valutazione delle lesioni focali epatiche benigne
Vito Cantisani
Primo
;DAVID ESecondo
;Donatella Ferrari;Carlo Catalano;Ferdinando D’AmbrosioPenultimo
;Paolo RicciUltimo
2016
Abstract
Le lesioni focali epatiche, rilevate incidentalmente sono comunemente riscontrate nella pratica clinica, e la loro caratterizzazione rappresenta una sfida nella pratica clinica quotidiana. L’ecografia, poiché è non-invasiva, economica, rapidamente e facilmente accessibile, è la tecnica di primo livello per la ricerca e lo studio delle lesioni focali epatiche. Tuttavia, l’esame ecografico di base anche con l’aggiunta del color o del power-Doppler è caratterizzato da bassa specificità nella caratterizzazione delle lesioni, rendendosi pertanto necessari ulteriori approfondimenti diagnostici mediante metodiche di secondo livello quali TC spirale e RM dopo somministrazione di mdc. L’introduzione dei mdc per uso ecografico ha tuttavia aperto nuove prospettive per lo studio ecografico delle lesioni focali epatiche. L’ecografia con mezzo di contrasto a basso indice meccanico è una tecnica diagnostica utile per la valutazione della macro e della microcircolazione nodulare, che nei lavori riportati in letteratura negli ultimi anni e nelle linee guida internazionali ha dimostrato di essere accurata nella caratterizzazione delle lesioni focali epatiche consentendo di ottenere specifici pattern contrastografici. Essa ha inoltre i vantaggi di essere economica, di non utilizzare radiazioni ionizzanti né di essere nefrotossico. Lo scopo del nostro lavoro è descrivere i modelli eco-contrastografici, ottenibili con tecnica in real-time a basso indice meccanico, delle differenti lesioni focali benigne tipiche e atipiche del fegato, usando il mezzo di contrasto di seconda generazione.File | Dimensione | Formato | |
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