«The culture of dacha was the reduced-scale iteration of Russian culture in its entirety, with a salient feature, a taste for conversation». This suggestion of D. Likhachov lends itself well to summarising the reflections proposed in this study: is it possible to circumscribe a specific oral (folk) culture produced by the pre-revolutionary dacha? Historically explored through the eyes of the citizens, who offered a wide range of literary and paraliterary representations, dacha settlements played a role no less important in the development of folklore in mass culture, contributing to the weakening of the borders between the “elitist” and the “popular”, favouring the encounter between different socio-cultural realities (summer dwellers and natives). The interaction, but often also the conflict between these cultures, equally eager to appropriate a new byt, resulted in the appearance of a set of heterogeneous expressions, useful for understanding the mechanisms of transformation of the taste of the masses, the links between folk art and entertainment, cultural production and consumption in pre-revolutionary Russia.

«La cultura di dacia era l’iterazione in scala ridotta della cultura russa in toto, con una caratteristica saliente, il gusto per la conversazione». Questa suggestione di D. Lichačëv si presta bene a sintetizzare le riflessioni proposte in questo studio: è possibile circoscrivere una specifica cultura orale (folklorica) prodotta dalla villeggiatura pre-rivoluzionaria? Esplorate storicamente attraverso lo sguardo dei cittadini, che ne offrirono un ampio spettro di rappresentazioni letterarie e paraletterarie, le località di villeggiatura svolsero un ruolo non meno importante nella trasformazione del folklore in cultura di massa, contribuendo all’indebolimento dei confini fra “elitario” e “popolare”, favorendo l’incontro fra realtà socio-culturali diverse (villeggianti e nativi). L’interazione, ma spesso anche il conflitto fra queste culture, ugualmente desiderose di appropriarsi di un nuovo byt, si risolsero nella comparsa di un insieme di espressioni eterogenee, utili a comprendere i meccanismi di formazione del gusto delle masse, i legami fra arte popolare e svago, produzione e consumo culturale nella società russa pre-rivoluzionaria.

Masse e pseudo-folklore di villeggiatura (da fonti pietroburghesi di fine XIX-inizio XX sec.) / Mari, E. - In: TICONTRE. - ISSN 2284-4473. - XII:(2019), pp. 229-246. [https://doi.org/10.15168/t3.v0i12.361]

Masse e pseudo-folklore di villeggiatura (da fonti pietroburghesi di fine XIX-inizio XX sec.)

MARI E
2019

Abstract

«The culture of dacha was the reduced-scale iteration of Russian culture in its entirety, with a salient feature, a taste for conversation». This suggestion of D. Likhachov lends itself well to summarising the reflections proposed in this study: is it possible to circumscribe a specific oral (folk) culture produced by the pre-revolutionary dacha? Historically explored through the eyes of the citizens, who offered a wide range of literary and paraliterary representations, dacha settlements played a role no less important in the development of folklore in mass culture, contributing to the weakening of the borders between the “elitist” and the “popular”, favouring the encounter between different socio-cultural realities (summer dwellers and natives). The interaction, but often also the conflict between these cultures, equally eager to appropriate a new byt, resulted in the appearance of a set of heterogeneous expressions, useful for understanding the mechanisms of transformation of the taste of the masses, the links between folk art and entertainment, cultural production and consumption in pre-revolutionary Russia.
2019
«La cultura di dacia era l’iterazione in scala ridotta della cultura russa in toto, con una caratteristica saliente, il gusto per la conversazione». Questa suggestione di D. Lichačëv si presta bene a sintetizzare le riflessioni proposte in questo studio: è possibile circoscrivere una specifica cultura orale (folklorica) prodotta dalla villeggiatura pre-rivoluzionaria? Esplorate storicamente attraverso lo sguardo dei cittadini, che ne offrirono un ampio spettro di rappresentazioni letterarie e paraletterarie, le località di villeggiatura svolsero un ruolo non meno importante nella trasformazione del folklore in cultura di massa, contribuendo all’indebolimento dei confini fra “elitario” e “popolare”, favorendo l’incontro fra realtà socio-culturali diverse (villeggianti e nativi). L’interazione, ma spesso anche il conflitto fra queste culture, ugualmente desiderose di appropriarsi di un nuovo byt, si risolsero nella comparsa di un insieme di espressioni eterogenee, utili a comprendere i meccanismi di formazione del gusto delle masse, i legami fra arte popolare e svago, produzione e consumo culturale nella società russa pre-rivoluzionaria.
società russa pre-rivoluzionaria; cultura di dacia; pseudo-folklore
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Masse e pseudo-folklore di villeggiatura (da fonti pietroburghesi di fine XIX-inizio XX sec.) / Mari, E. - In: TICONTRE. - ISSN 2284-4473. - XII:(2019), pp. 229-246. [https://doi.org/10.15168/t3.v0i12.361]
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Mari_Masse-e-pseudo-folklore_2019.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 347.08 kB
Formato Adobe PDF
347.08 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1618542
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact