Moderni viandanti sulle tracce dell’archeologia urbana. Tra Milano e Mantova

The need to reinvent the physical forms of the cultural tourism system and at the same time to decongest the currently existing spaces raises the question: what future do we imagine for the museum system and what modifications are necessary to achieve this goal? The punctual transformation of the museum's architectural shells aimed at increasing their volume seems to be a difficult road to follow. A possible way is outlined by that system of research and design experiences that aim to experiment with new forms of widespread musealization. The idea is to give shape to a metropolitan museum articulated by itineraries of collective memory able to offer, to the pilgrim of culture, the possibility of acquiring consciousness and awareness of the city directly from within: a form of intimate and deep knowledge of the phenomena and things in the places that are its own.

La necessità di reinventare le forme fisiche del sistema turistico culturale e parallelamente di decongestionare gli spazi attualmente esistenti fa sorgere spontaneamente un interrogativo: quale futuro immaginiamo per il sistema museale e quali modificazioni sono necessarie al raggiungimento di tale obiettivo? La trasformazione puntuale degli involucri architettonici museali volta ad aumentarne la cubatura sembra essere una strada difficile da percorrere. Una strada possibile viene delineata da quell'insieme di ricerche ed esperienze progettuali che si pongono come obiettivo quello di sperimentare nuove forme di musealizzazione diffusa. L’idea è quella di dar forma ad un museo metropolitano articolato per itinerari della memoria collettiva in grado di offrire, al pellegrino della cultura, la possibilità di acquisire coscienza e consapevolezza della città direttamente dal suo interno: una forma di conoscenza intima e profonda dei fenomeni e delle cose nei luoghi che gli sono propri.