SCOPO DEL LAVORO L’empiema pleurico è una patologia temibile per gravità e frequenza che a volte è sottovalutata nei pazienti che abusano di sostanze stupefacenti e/o di alcool. Scopo del lavoro è studiare caratteristiche e trattamento di un gruppo di pazienti HIV-negativi con dipendenza patologica. MATERIALI E METODI Da Gennaio 2004 ad Aprile 2019 sono stati trattati chirurgicamente per empiema pleurico 121 pazienti (M/F: 81/40; età media 65 anni; range 21-83 anni) presso la nostra Unità Operativa. L’eziologia è stata principalmente parapneumonica con 103 casi (85%) e post-traumatica con 18 casi (15%). I pazienti sono stati retrospettivamente stratificati in due gruppi a seconda che avessero o no una dipendenza da sostanze e/o alcool fino a due anni prima (43 vs 78 pazienti – 36% vs 64%). Le caratteristiche dei pazienti con dipendenza sono state poi approfondite mediante analisi statistica univariata. Sono stati infine esclusi dallo studio i pazienti con empiema post-chirurgico e i casi dovuti a fistola bronco-pleurica. RISULTATI I casi di empiema pleurico parapneumonico sono stati 33 (77%; p=0,1) e post-traumatico 10 (23%; p=0,1) tra i pazienti con dipendenza patologica. L’età media era di 43 anni (range 21-56 anni) con un rapporto M/F di 28/15 (p=0,2). Ventiquattro pazienti (56%) sono stati sottoposti all’ingresso a posizionamento di drenaggio pleurico (p<0,05) e tutti i pazienti sono stati poi sottoposti, con buon esito, a intervento di empiemectomia e decorticazione (p<0,05) per persistenza di febbre e/o dispnea nonostante la terapia sistemica. La via di accesso finale è stata in tutti i casi la toracotomia (p<0,05), indipendentemente dallo stadio dell’empiema, a causa dell’estensione della flogosi. In 6 casi (14%, p=0,07) è stato necessario eseguire anche una lobectomia o wedge resection per la presenza di ascesso polmonare/micetoma (5 casi, 12%; p<0,05) o bronchiectasie (1 caso, 2%; p=1,00). All’analisi dei fattori di rischio la malnutrizione (BMI<19) è emersa come principale fattore con 15 pazienti (35%, p<0,05). Anche il diabete con 12 pazienti (28%, p<0,05) e la flebite con 4 pazienti (9%, p<0,05), associata o no ad ascesso nel sito d’iniezione della sostanza, rappresentano le comorbilità più frequenti in questo gruppo omogeneo di pazienti. È stato segnalato inoltre un caso di endocardite della valvola tricuspide (2%, p=0,4) e 4 pazienti erano HCV-positivi (9%, p=0,05) in assenza di cirrosi. CONCLUSIONI I pazienti con empiema pleurico e dipendenza presentano caratteristiche cliniche e comorbilità peculiari. L’intervento chirurgico di empiemectomia/decorticazione, più impegnativo in questi pazienti, è necessario per la persistenza di segni di sepsi anche dopo il posizionamento del drenaggio pleurico. La possibile spiegazione potrebbe essere, secondo noi, la presenza di malnutrizione e diabete oltre al già noto effetto immunosoppressore esercitato dagli oppiacei (eroina in primo luogo) e dall’alcool.
L’EMPIEMA PLEURICO NEI PAZIENTI HIV-NEGATIVI CON DIPENDENZA DA SOSTANZE E/O ALCOOL: CARATTERISTICHE, TRATTAMENTO E RISULTATI IN UN SINGOLO CENTRO / Andriolo, LUIGI GAETANO; Greco, Gaetano; Larocca, Valentina; Lucia Urgese, Anna; Lopez, Camillo; Surrente., Corrado. - (2021). (Intervento presentato al convegno SICT 2021 tenutosi a L'Aquila).
L’EMPIEMA PLEURICO NEI PAZIENTI HIV-NEGATIVI CON DIPENDENZA DA SOSTANZE E/O ALCOOL: CARATTERISTICHE, TRATTAMENTO E RISULTATI IN UN SINGOLO CENTRO.
Luigi Gaetano Andriolo;
2021
Abstract
SCOPO DEL LAVORO L’empiema pleurico è una patologia temibile per gravità e frequenza che a volte è sottovalutata nei pazienti che abusano di sostanze stupefacenti e/o di alcool. Scopo del lavoro è studiare caratteristiche e trattamento di un gruppo di pazienti HIV-negativi con dipendenza patologica. MATERIALI E METODI Da Gennaio 2004 ad Aprile 2019 sono stati trattati chirurgicamente per empiema pleurico 121 pazienti (M/F: 81/40; età media 65 anni; range 21-83 anni) presso la nostra Unità Operativa. L’eziologia è stata principalmente parapneumonica con 103 casi (85%) e post-traumatica con 18 casi (15%). I pazienti sono stati retrospettivamente stratificati in due gruppi a seconda che avessero o no una dipendenza da sostanze e/o alcool fino a due anni prima (43 vs 78 pazienti – 36% vs 64%). Le caratteristiche dei pazienti con dipendenza sono state poi approfondite mediante analisi statistica univariata. Sono stati infine esclusi dallo studio i pazienti con empiema post-chirurgico e i casi dovuti a fistola bronco-pleurica. RISULTATI I casi di empiema pleurico parapneumonico sono stati 33 (77%; p=0,1) e post-traumatico 10 (23%; p=0,1) tra i pazienti con dipendenza patologica. L’età media era di 43 anni (range 21-56 anni) con un rapporto M/F di 28/15 (p=0,2). Ventiquattro pazienti (56%) sono stati sottoposti all’ingresso a posizionamento di drenaggio pleurico (p<0,05) e tutti i pazienti sono stati poi sottoposti, con buon esito, a intervento di empiemectomia e decorticazione (p<0,05) per persistenza di febbre e/o dispnea nonostante la terapia sistemica. La via di accesso finale è stata in tutti i casi la toracotomia (p<0,05), indipendentemente dallo stadio dell’empiema, a causa dell’estensione della flogosi. In 6 casi (14%, p=0,07) è stato necessario eseguire anche una lobectomia o wedge resection per la presenza di ascesso polmonare/micetoma (5 casi, 12%; p<0,05) o bronchiectasie (1 caso, 2%; p=1,00). All’analisi dei fattori di rischio la malnutrizione (BMI<19) è emersa come principale fattore con 15 pazienti (35%, p<0,05). Anche il diabete con 12 pazienti (28%, p<0,05) e la flebite con 4 pazienti (9%, p<0,05), associata o no ad ascesso nel sito d’iniezione della sostanza, rappresentano le comorbilità più frequenti in questo gruppo omogeneo di pazienti. È stato segnalato inoltre un caso di endocardite della valvola tricuspide (2%, p=0,4) e 4 pazienti erano HCV-positivi (9%, p=0,05) in assenza di cirrosi. CONCLUSIONI I pazienti con empiema pleurico e dipendenza presentano caratteristiche cliniche e comorbilità peculiari. L’intervento chirurgico di empiemectomia/decorticazione, più impegnativo in questi pazienti, è necessario per la persistenza di segni di sepsi anche dopo il posizionamento del drenaggio pleurico. La possibile spiegazione potrebbe essere, secondo noi, la presenza di malnutrizione e diabete oltre al già noto effetto immunosoppressore esercitato dagli oppiacei (eroina in primo luogo) e dall’alcool.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.