Nella ricerca è stato analizzato un fenomeno emergente nel panorama delle politiche e della governance locali/urbane, consistente nell’avvio di percorsi di costruzione di urban food policies (UFPs) in Italia. Osservare un oggetto un processo di azione collettiva e azione pubblica locale che si trova ancora nelle sue fasi iniziali ha consentito di coglierne le caratteristiche tuttora in divenire e i fattori che ne stanno favorendo e ostacolando la diffusione. La ricerca ha guardato a questi percorsi da una prospettiva sociologica, che interpreta i rapporti tra politica e società nella risoluzione di questioni di interesse collettivo ponendo attenzione alle dimensioni politica, culturale ed economica dell’azione sociale e di governo e ai rapporti fra di loro. Sulla base di un approfondimento della letteratura sui processi di policy-making, sulla governance urbana, l’inclusione degli attori non-istituzionali, e il ruolo degli esperti nei processi di trasferimento di idee, conoscenze e soluzioni di policy tra contesti urbani diversi, le domande della ricerca hanno riguardato i fattori che favoriscono l’ingresso e la permanenza del tema nelle agende pubbliche e politiche, i rapporti tra istituzioni locali e attori non-istituzionali, le risorse politiche, cognitive e finanziarie necessarie a questi processi, e gli agenti e gli strumenti di trasferimento tra contesti diversi. Da questa angolazione stati analizzati i percorsi delle UFPs di Milano, Torino, Roma, Bergamo, Trento, Livorno e dei comuni toscani della “Piana del Cibo” (Lucca, Capannori, Altopascio, Villa Basilica e Porcari), oltre al ruolo della “Rete Italiana Politiche Locali del Cibo”. La ricerca è stata condotta nel periodo 2019-2021 mediante l’analisi di documenti di vario tipo di organizzazioni internazionali, nazionali e locali, l’osservazione partecipante ad eventi pubblici (svolti in presenza e online durante i mesi della crisi pandemica da COVID-19) e 21 interviste con referenti dei percorsi locali, membri della Rete PLC e altri attori rilevanti nel panorama italiano. 3 I principali risultati della ricerca mostrano una interdipendenza tra gli attori dei processi basata sul possesso di risorse necessarie all’evoluzione di questi percorsi dalla fase di individuazione dei problemi di policy a quella delle azioni. In particolare, si è mostrata la rilevanza del ruolo del settore della ricerca pubblica e privata sia nella fase di ingresso del tema nelle agende pubbliche e politiche che nei processi di trasferimento di idee, conoscenze e soluzioni di policy (un ruolo condiviso in Italia con la Food Policy di Milano). Tuttavia, l’evoluzione da problemi ad azioni richiede una legittimazione pubblica da parte di imprenditori politici che esercitano una leadership sul processo, una condizione che, quando assente, rallenta e ostacola gli sforzi degli attori non-istituzionali. La ricerca evidenzia poi i limiti delle UFPs italiane in termini di congruenza tra la scala del problema (il sistema del cibo) e la scala delle risposte di policy (le competenze amministrative delle istituzioni locali) e di assenza di attori pubblici e privati nei processi. In conclusione, la ricerca delinea i principali elementi del meta-frame delle politiche locali urbane del cibo come cornice condivisa per l’azione di policy.

Le Urban Food Policies. La governance urbana e il ruolo degli esperti nei percorsi italiani / Giovanelli, Giorgio. - (2022 Mar 11).

Le Urban Food Policies. La governance urbana e il ruolo degli esperti nei percorsi italiani

GIOVANELLI, GIORGIO
11/03/2022

Abstract

Nella ricerca è stato analizzato un fenomeno emergente nel panorama delle politiche e della governance locali/urbane, consistente nell’avvio di percorsi di costruzione di urban food policies (UFPs) in Italia. Osservare un oggetto un processo di azione collettiva e azione pubblica locale che si trova ancora nelle sue fasi iniziali ha consentito di coglierne le caratteristiche tuttora in divenire e i fattori che ne stanno favorendo e ostacolando la diffusione. La ricerca ha guardato a questi percorsi da una prospettiva sociologica, che interpreta i rapporti tra politica e società nella risoluzione di questioni di interesse collettivo ponendo attenzione alle dimensioni politica, culturale ed economica dell’azione sociale e di governo e ai rapporti fra di loro. Sulla base di un approfondimento della letteratura sui processi di policy-making, sulla governance urbana, l’inclusione degli attori non-istituzionali, e il ruolo degli esperti nei processi di trasferimento di idee, conoscenze e soluzioni di policy tra contesti urbani diversi, le domande della ricerca hanno riguardato i fattori che favoriscono l’ingresso e la permanenza del tema nelle agende pubbliche e politiche, i rapporti tra istituzioni locali e attori non-istituzionali, le risorse politiche, cognitive e finanziarie necessarie a questi processi, e gli agenti e gli strumenti di trasferimento tra contesti diversi. Da questa angolazione stati analizzati i percorsi delle UFPs di Milano, Torino, Roma, Bergamo, Trento, Livorno e dei comuni toscani della “Piana del Cibo” (Lucca, Capannori, Altopascio, Villa Basilica e Porcari), oltre al ruolo della “Rete Italiana Politiche Locali del Cibo”. La ricerca è stata condotta nel periodo 2019-2021 mediante l’analisi di documenti di vario tipo di organizzazioni internazionali, nazionali e locali, l’osservazione partecipante ad eventi pubblici (svolti in presenza e online durante i mesi della crisi pandemica da COVID-19) e 21 interviste con referenti dei percorsi locali, membri della Rete PLC e altri attori rilevanti nel panorama italiano. 3 I principali risultati della ricerca mostrano una interdipendenza tra gli attori dei processi basata sul possesso di risorse necessarie all’evoluzione di questi percorsi dalla fase di individuazione dei problemi di policy a quella delle azioni. In particolare, si è mostrata la rilevanza del ruolo del settore della ricerca pubblica e privata sia nella fase di ingresso del tema nelle agende pubbliche e politiche che nei processi di trasferimento di idee, conoscenze e soluzioni di policy (un ruolo condiviso in Italia con la Food Policy di Milano). Tuttavia, l’evoluzione da problemi ad azioni richiede una legittimazione pubblica da parte di imprenditori politici che esercitano una leadership sul processo, una condizione che, quando assente, rallenta e ostacola gli sforzi degli attori non-istituzionali. La ricerca evidenzia poi i limiti delle UFPs italiane in termini di congruenza tra la scala del problema (il sistema del cibo) e la scala delle risposte di policy (le competenze amministrative delle istituzioni locali) e di assenza di attori pubblici e privati nei processi. In conclusione, la ricerca delinea i principali elementi del meta-frame delle politiche locali urbane del cibo come cornice condivisa per l’azione di policy.
11-mar-2022
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1615926
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