Particolato aerodisperso e polveri di deposizione (dust) forniscono un importante contributo ai livelli di esposizione agli inquinanti negli ambienti interni. Campioni di PM2.5 e dust sono stati raccolti contemporaneamente in due ambienti di un appartamento in primavera ed inverno e la frazione organica è stata caratterizzata quali/quantitativamente per accrescere le informazioni sulla presenza di microinquinanti convenzionali e sviluppare conoscenza riguardo ai contaminanti emergenti. Allo scopo, si è utilizzata la gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa ad alta risoluzione e massa accurata (GC-HRAM-MS). Ancora, sono state studiate le relazioni esistenti tra le composizioni delle polveri sospese e del dust. Relativamente agli alcani e agli IPA, i dati indicano che le sorgenti individuate, sebbene situate in uno solo dei locali esaminati, propagano i loro effetti anche al resto della casa e gli ambienti adiacenti possono risultare più inquinati del sito ospitante la sorgente se scarsamente ventilati e soggetti a fenomeni di accumulo. Riguardo gli ftalati, si sono notate ampie variazioni di concentrazione nel tempo e nello spazio, probabilmente riconducibili alla marcata localizzazione della ricaduta delle emissioni dovute all’utilizzo di prodotti o oggetti di uso quotidiano, che sembrano impattare più che le sorgenti diffuse quali l’intrusione dall’esterno. Il confronto tra campioni di dust prelevati simultaneamente da superfici diverse conferma l’importanza della normalizzazione della superficie di raccolta per eliminare la variabilità associata all’assorbimento o emissione degli inquinanti dai materiali nel punto di prelievo, quantunque di questo aspetto occorre tenere conto quando si vogliano valutare i reali livelli di esposizione degli abitanti. L’analisi GC-HRAM-MS ha evidenziato con un ampio margine di probabilità la presenza di interferenti endocrini e contaminanti emergenti, confermandone l’importante diffusione in ambiente indoor
Inquinanti organici nel particolato aerodisperso e nelle dust raccolte in parallelo in un appartamento / Balducci, C; Romagnoli, P; Cerasa, M; Perilli, P; Cecinato, A. - (2020), pp. 142-142. (Intervento presentato al convegno PM 2020 - IX Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico tenutosi a Lecce).
Inquinanti organici nel particolato aerodisperso e nelle dust raccolte in parallelo in un appartamento
Cecinato A
2020
Abstract
Particolato aerodisperso e polveri di deposizione (dust) forniscono un importante contributo ai livelli di esposizione agli inquinanti negli ambienti interni. Campioni di PM2.5 e dust sono stati raccolti contemporaneamente in due ambienti di un appartamento in primavera ed inverno e la frazione organica è stata caratterizzata quali/quantitativamente per accrescere le informazioni sulla presenza di microinquinanti convenzionali e sviluppare conoscenza riguardo ai contaminanti emergenti. Allo scopo, si è utilizzata la gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa ad alta risoluzione e massa accurata (GC-HRAM-MS). Ancora, sono state studiate le relazioni esistenti tra le composizioni delle polveri sospese e del dust. Relativamente agli alcani e agli IPA, i dati indicano che le sorgenti individuate, sebbene situate in uno solo dei locali esaminati, propagano i loro effetti anche al resto della casa e gli ambienti adiacenti possono risultare più inquinati del sito ospitante la sorgente se scarsamente ventilati e soggetti a fenomeni di accumulo. Riguardo gli ftalati, si sono notate ampie variazioni di concentrazione nel tempo e nello spazio, probabilmente riconducibili alla marcata localizzazione della ricaduta delle emissioni dovute all’utilizzo di prodotti o oggetti di uso quotidiano, che sembrano impattare più che le sorgenti diffuse quali l’intrusione dall’esterno. Il confronto tra campioni di dust prelevati simultaneamente da superfici diverse conferma l’importanza della normalizzazione della superficie di raccolta per eliminare la variabilità associata all’assorbimento o emissione degli inquinanti dai materiali nel punto di prelievo, quantunque di questo aspetto occorre tenere conto quando si vogliano valutare i reali livelli di esposizione degli abitanti. L’analisi GC-HRAM-MS ha evidenziato con un ampio margine di probabilità la presenza di interferenti endocrini e contaminanti emergenti, confermandone l’importante diffusione in ambiente indoorI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.