La scoperta della presenza delle sostanze d’abuso nel particolato atmosferico risale al 2007 e fu accolta dal mondo scientifico con stupore e anche con una diffusa incredulità. Le prime misure di cocaina e cannabinoidi in atmosfera furono fatte su campioni spot di polveri sospese raccolti in Italia e all’estero. Esse permisero di confermare e dimostrare la larga diffusione di queste sostanze in atmosfera, tuttavia non fornivano informazioni utili a descrivere il loro comportamento nel comparto aria, né la loro modulazione spaziale e temporale. La prima indagine sistematica, finalizzata alla costruzione di un database da cui trarre informazioni utili a colmare questo gap di conoscenze, fu svolta nel 2009-2010, grazie alla collaborazione tra il CNR-IIA, 13 Agenzie per la Protezione dell’Ambiente ed altri Centri di Ricerca. Questo studio, oltre a fornire una chiara immagine dei livelli di cocaina e cannabinoidi atmosferici sul territorio nazionale, permise di definire gli andamenti stagionali delle concentrazioni e la loro distribuzione tra le frazioni dimensionali del particolato sospeso. Nondimeno, l’indagine gettò le basi per lo studio delle relazioni esistenti tra le concentrazioni di droghe in atmosfera e la prevalenza dei consumi nel territorio. Ad oggi, molti più aspetti del fenomeno “droghe in aria” sono stati affrontati, per esempio l’effetto dei fattori metereologici, le relazioni con le concentrazioni di inquinanti regolamentati e non, la presenza delle sostanze d’abuso in ambienti indoor di diverse tipologie. Tuttavia, sono mancate nuove indagini estese e/o sistematiche relativamente alle droghe atmosferiche. Le statistiche nazionali hanno registrato negli ultimi anni un continuo incremento dei consumi di sostanze stupefacenti, con un abbassamento dell’età di consumatori; contestualmente, nuove droghe come gli psicofarmaci si sono diffuse nel mercato e “vecchie“ sostanze come l’eroina sono tornate alla ribalta. In quest’ottica, è sembrato interessante, a distanza di circa 10 anni, rinnovare la collaborazione con le ARPA/APPA italiane per investigare nuovamente i livelli di droghe atmosferiche in Italia. A tal fine, due campagne di misura di sostanze di abuso in atmosfera (svolte settembre del 2018 e a gennaio 2019) hanno visto nuovamente l’ampia partecipazione delle Agenzie per la Protezione dell’Ambiente, rinverdendo il primato italiano nel mondo relativamente a questo settore di ricerca. Il presente Workshop costituisce una formidabile occasione per offrire alle Agenzie una ampia sintesi dei risultati 2009-2010 e una panoramica dell’attività in essere, nella prospettiva di una sempre più ampia collaborazione per la tutela della salute e la sicurezza dei cittadini.

Determinazione di sostanze d’abuso nel particolato atmosferico / Balducci, C; Cecinato, A. - (2019). (Intervento presentato al convegno “La caratterizzazione chimica del Particolato Atmosferico” Giornate di studio e aggiornamento interagenziale tenutosi a Palermo).

Determinazione di sostanze d’abuso nel particolato atmosferico

Cecinato A
2019

Abstract

La scoperta della presenza delle sostanze d’abuso nel particolato atmosferico risale al 2007 e fu accolta dal mondo scientifico con stupore e anche con una diffusa incredulità. Le prime misure di cocaina e cannabinoidi in atmosfera furono fatte su campioni spot di polveri sospese raccolti in Italia e all’estero. Esse permisero di confermare e dimostrare la larga diffusione di queste sostanze in atmosfera, tuttavia non fornivano informazioni utili a descrivere il loro comportamento nel comparto aria, né la loro modulazione spaziale e temporale. La prima indagine sistematica, finalizzata alla costruzione di un database da cui trarre informazioni utili a colmare questo gap di conoscenze, fu svolta nel 2009-2010, grazie alla collaborazione tra il CNR-IIA, 13 Agenzie per la Protezione dell’Ambiente ed altri Centri di Ricerca. Questo studio, oltre a fornire una chiara immagine dei livelli di cocaina e cannabinoidi atmosferici sul territorio nazionale, permise di definire gli andamenti stagionali delle concentrazioni e la loro distribuzione tra le frazioni dimensionali del particolato sospeso. Nondimeno, l’indagine gettò le basi per lo studio delle relazioni esistenti tra le concentrazioni di droghe in atmosfera e la prevalenza dei consumi nel territorio. Ad oggi, molti più aspetti del fenomeno “droghe in aria” sono stati affrontati, per esempio l’effetto dei fattori metereologici, le relazioni con le concentrazioni di inquinanti regolamentati e non, la presenza delle sostanze d’abuso in ambienti indoor di diverse tipologie. Tuttavia, sono mancate nuove indagini estese e/o sistematiche relativamente alle droghe atmosferiche. Le statistiche nazionali hanno registrato negli ultimi anni un continuo incremento dei consumi di sostanze stupefacenti, con un abbassamento dell’età di consumatori; contestualmente, nuove droghe come gli psicofarmaci si sono diffuse nel mercato e “vecchie“ sostanze come l’eroina sono tornate alla ribalta. In quest’ottica, è sembrato interessante, a distanza di circa 10 anni, rinnovare la collaborazione con le ARPA/APPA italiane per investigare nuovamente i livelli di droghe atmosferiche in Italia. A tal fine, due campagne di misura di sostanze di abuso in atmosfera (svolte settembre del 2018 e a gennaio 2019) hanno visto nuovamente l’ampia partecipazione delle Agenzie per la Protezione dell’Ambiente, rinverdendo il primato italiano nel mondo relativamente a questo settore di ricerca. Il presente Workshop costituisce una formidabile occasione per offrire alle Agenzie una ampia sintesi dei risultati 2009-2010 e una panoramica dell’attività in essere, nella prospettiva di una sempre più ampia collaborazione per la tutela della salute e la sicurezza dei cittadini.
2019
“La caratterizzazione chimica del Particolato Atmosferico” Giornate di studio e aggiornamento interagenziale
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Determinazione di sostanze d’abuso nel particolato atmosferico / Balducci, C; Cecinato, A. - (2019). (Intervento presentato al convegno “La caratterizzazione chimica del Particolato Atmosferico” Giornate di studio e aggiornamento interagenziale tenutosi a Palermo).
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1615815
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact