The rough brick, the patios, the garden roof, the concrete vaults, the light, the passages, the wood: matrix elements as determinants of a house deconstructed around four courtyards that allow each room to have at least a double exposure. It is an indispensable refuge for resting, which can open flexibly to the panorama and protect users from the radical effects of the climate of the Valle de Bravo. Fernanda Canales' Casa Terreno is a bioclimatic machine that combines active and passive systems to minimise energy requirements for use, but that is not all it is. The skilful management of the horizontal and vertical openings, the displacement of the patios, the coordination of natural light and the landscape, the extreme geometry of the built volumes and the primordial nature of the building's formal findings create multiform landscapes inside and out, with a predominance of iridescent atmospheres inside which open up at specific points to frame specific external views. So the expressive language of this refuge avoids the misunderstanding of an autochthonous declination of a way of composing ascribable to universal modernity, and tends towards an approach poised between an innovative attitude and a drive to tackle the roots of the vernacular project, with a farsightedness that seems to aspire to the etymology of the "unattainable master ".

Il mattone grezzo, i patii, il tetto giardino, le volte in cemento, la luce, i passaggi, il legno: elementi matriciali come determinanti di una casa decostruita attorno a quattro corti che permettono di fornire ciascun ambiente di almeno una doppia esposizione. È un rifugio indispensabile per il riposo, che può aprirsi in maniera flessibile al panorama e difendere gli utenti dai radicali effetti del clima della Valle de Bravo. Casa Terreno di Fernanda Canales è, infatti, una macchina bioclimatica che unisce sistemi attivi e passivi per minimizzare il fabbisogno energetico d’uso, ma non è solo questo. La sapiente gestione delle bucature orizzontali e verticali, lo sfasamento dei patii, la coordinazione della luce naturale e del paesaggio, la geometrizzazione estrema dei volumi edificati e la primordialità dei ritrovati formali dell’edificio, sono in grado di creare paesaggi multiformi dentro e fuori, con una predominanza di atmosfere iridescenti all’interno che si aprono, in punti mirati, a incorniciare specifiche viste esterne. Allora il linguaggio espressivo di questo rifugio scansa l’equivoco di una declinazione autoctona di un modo di comporre ascrivibile alla modernità universale, per tendere a un approccio in bilico tra un’attitudine innovatrice e una pulsione ad affrontare le radici del progetto vernacolare, con una lungimiranza che sembra aspirare agli etimi del “maestro irraggiungibile”.

An iridescent refuge / Arcopinto, Luigi. - In: PLATFORM ARCHITECTURE AND DESIGN. - ISSN 2420-9090. - Anno VIII:33(2022), pp. 30-37.

An iridescent refuge

arcopinto, luigi
2022

Abstract

The rough brick, the patios, the garden roof, the concrete vaults, the light, the passages, the wood: matrix elements as determinants of a house deconstructed around four courtyards that allow each room to have at least a double exposure. It is an indispensable refuge for resting, which can open flexibly to the panorama and protect users from the radical effects of the climate of the Valle de Bravo. Fernanda Canales' Casa Terreno is a bioclimatic machine that combines active and passive systems to minimise energy requirements for use, but that is not all it is. The skilful management of the horizontal and vertical openings, the displacement of the patios, the coordination of natural light and the landscape, the extreme geometry of the built volumes and the primordial nature of the building's formal findings create multiform landscapes inside and out, with a predominance of iridescent atmospheres inside which open up at specific points to frame specific external views. So the expressive language of this refuge avoids the misunderstanding of an autochthonous declination of a way of composing ascribable to universal modernity, and tends towards an approach poised between an innovative attitude and a drive to tackle the roots of the vernacular project, with a farsightedness that seems to aspire to the etymology of the "unattainable master ".
2022
Il mattone grezzo, i patii, il tetto giardino, le volte in cemento, la luce, i passaggi, il legno: elementi matriciali come determinanti di una casa decostruita attorno a quattro corti che permettono di fornire ciascun ambiente di almeno una doppia esposizione. È un rifugio indispensabile per il riposo, che può aprirsi in maniera flessibile al panorama e difendere gli utenti dai radicali effetti del clima della Valle de Bravo. Casa Terreno di Fernanda Canales è, infatti, una macchina bioclimatica che unisce sistemi attivi e passivi per minimizzare il fabbisogno energetico d’uso, ma non è solo questo. La sapiente gestione delle bucature orizzontali e verticali, lo sfasamento dei patii, la coordinazione della luce naturale e del paesaggio, la geometrizzazione estrema dei volumi edificati e la primordialità dei ritrovati formali dell’edificio, sono in grado di creare paesaggi multiformi dentro e fuori, con una predominanza di atmosfere iridescenti all’interno che si aprono, in punti mirati, a incorniciare specifiche viste esterne. Allora il linguaggio espressivo di questo rifugio scansa l’equivoco di una declinazione autoctona di un modo di comporre ascrivibile alla modernità universale, per tendere a un approccio in bilico tra un’attitudine innovatrice e una pulsione ad affrontare le radici del progetto vernacolare, con una lungimiranza che sembra aspirare agli etimi del “maestro irraggiungibile”.
casa; patio; Fernanda Canales; Valle del bravo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
An iridescent refuge / Arcopinto, Luigi. - In: PLATFORM ARCHITECTURE AND DESIGN. - ISSN 2420-9090. - Anno VIII:33(2022), pp. 30-37.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1614605
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