Gli studi sull’arte a Roma nel Settecento vanno progressivamente chiarendo le pratiche culturali collettive che, soprattutto nella prima metà del secolo, aprono alle arti figurative spazzi inediti di confronto e di dialogo. Le Accademie in particolare, a cominciare da quella dell’Arcadia, così come musei e teatri, pubblici e privati, moltiplicano il dibattito intorno a temi sacri e profani con la partecipazione degli artisti che si avvantaggiano di una nuova sociabilità che tende a rendere meno marcata l’attenzione alla differenza di rango. La fruizione collettiva dei saperi letterari, così come lo studio e la promozione dell’Antico, identificano ambiti di scambio intellettuale che chiedono il contributo di coloro che praticano le Arti del Disegno. In tale contesto si muovono, da protagonisti, Pompeo Batoni e Domenico Corvi, il primo autore, in età giovanile, di una serie di dipinti di sua invenzione che nel saggio vengono presi in esame analizzandone l’aspetto erudito, il secondo fautore dell’immagine dell’artista-filosofo che in questo contributo viene confrontata sia con i temi iconografici adottati dal maestro viterbese, sia con la trattatistica internazionale dedicata alla professione artistica.

Sul pittore dotto nella Roma del Settecento: Pompeo Batoni e Domenico Corvi / Curzi, Valter. - In: STORIA DELL'ARTE. - ISSN 0392-4513. - (2021), pp. 258-273.

Sul pittore dotto nella Roma del Settecento: Pompeo Batoni e Domenico Corvi

Valter Curzi
2021

Abstract

Gli studi sull’arte a Roma nel Settecento vanno progressivamente chiarendo le pratiche culturali collettive che, soprattutto nella prima metà del secolo, aprono alle arti figurative spazzi inediti di confronto e di dialogo. Le Accademie in particolare, a cominciare da quella dell’Arcadia, così come musei e teatri, pubblici e privati, moltiplicano il dibattito intorno a temi sacri e profani con la partecipazione degli artisti che si avvantaggiano di una nuova sociabilità che tende a rendere meno marcata l’attenzione alla differenza di rango. La fruizione collettiva dei saperi letterari, così come lo studio e la promozione dell’Antico, identificano ambiti di scambio intellettuale che chiedono il contributo di coloro che praticano le Arti del Disegno. In tale contesto si muovono, da protagonisti, Pompeo Batoni e Domenico Corvi, il primo autore, in età giovanile, di una serie di dipinti di sua invenzione che nel saggio vengono presi in esame analizzandone l’aspetto erudito, il secondo fautore dell’immagine dell’artista-filosofo che in questo contributo viene confrontata sia con i temi iconografici adottati dal maestro viterbese, sia con la trattatistica internazionale dedicata alla professione artistica.
2021
Settecento; arte; Domenico Corvi; Pompeo Batoni; accademie artistiche; Roma; Arcadia
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Sul pittore dotto nella Roma del Settecento: Pompeo Batoni e Domenico Corvi / Curzi, Valter. - In: STORIA DELL'ARTE. - ISSN 0392-4513. - (2021), pp. 258-273.
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