Il processo di formazione dell’ordinamento colombiano è giunto recentemente ad uno stadio di formale compiutezza. Il successo dei negoziati di pace, conclusi nel 2016 con l’annuncio di smobilitazione delle FARC e la fine di un lungo conflitto civile, ha consentito allo Stato colombiano di realizzare pienamente il controllo effettivo del territorio e del monopolio della forza. Adottando un’espressione di Charles Tilly in riferimento alla genesi degli stati-nazione europei in età moderna, “lo Stato fa la guerra, e viceversa”, è possibile interpretare alcune dinamiche di sviluppo dell’ordinamento colombiano. In questo caso, tuttavia, si assiste ad un’esperienza opposta rispetto a quelle del vecchio continente. Il processo degli ordinamenti europei ha avuto nella guerra un passaggio di prova delle strutture statali, comportando una mobilitazione totale degli apparati amministrativi e industriali, e richiedendo la partecipazione attiva della propria cittadinanza. Il caso colombiano, invece, mostra un’inversione di paradigma, poiché il conflitto non ha interessato un antagonista esterno, bensì ha avuto un carattere endogeno. Alla sovranità effettiva si sono affiancate forme di consenso che lo Stato ha dovuto condividere con altre espressioni di potere, aggravando le sorti dell’ordinamento, talvolta fatalmente.
Geopolitica e diritto. Il caso colombiano / Fatone, Nicola. - In: GEOPOLITICA. - ISSN 2009-9193. - VII:1/2018(2018), pp. 171-182.
Geopolitica e diritto. Il caso colombiano
Nicola Fatone
2018
Abstract
Il processo di formazione dell’ordinamento colombiano è giunto recentemente ad uno stadio di formale compiutezza. Il successo dei negoziati di pace, conclusi nel 2016 con l’annuncio di smobilitazione delle FARC e la fine di un lungo conflitto civile, ha consentito allo Stato colombiano di realizzare pienamente il controllo effettivo del territorio e del monopolio della forza. Adottando un’espressione di Charles Tilly in riferimento alla genesi degli stati-nazione europei in età moderna, “lo Stato fa la guerra, e viceversa”, è possibile interpretare alcune dinamiche di sviluppo dell’ordinamento colombiano. In questo caso, tuttavia, si assiste ad un’esperienza opposta rispetto a quelle del vecchio continente. Il processo degli ordinamenti europei ha avuto nella guerra un passaggio di prova delle strutture statali, comportando una mobilitazione totale degli apparati amministrativi e industriali, e richiedendo la partecipazione attiva della propria cittadinanza. Il caso colombiano, invece, mostra un’inversione di paradigma, poiché il conflitto non ha interessato un antagonista esterno, bensì ha avuto un carattere endogeno. Alla sovranità effettiva si sono affiancate forme di consenso che lo Stato ha dovuto condividere con altre espressioni di potere, aggravando le sorti dell’ordinamento, talvolta fatalmente.File | Dimensione | Formato | |
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