Il saggio propone una lettura interpretativa dei nuovi luoghi del divertimento sorti a Roma durante gli Anni ’60 e ’70, i Disco Club, attraverso il ruolo dell’arte e, in particolare, della Pop Art vicina alle sperimentazioni della Scuola di Piazza del Popolo. Il lavoro, tratto da una più ampia tesi di dottorato in Architettura. Teoria e Progetto alla Sapienza Università di Roma, stringe un focus sulle discoteche romane, derivate dal progetto per il Piper dello studio Capolei-Cavalli, ideate e realizzate dal duo architettonico Giusto Puri Purini e Maurizio Mariani (da poco scomparso). Meno conosciuti dei Radical Disco Club di matrice fiorentina, questi spazi a coinvolgimento totale permettevano ai giovani architetti di inventare un nuovo modo di fondere arte e architettura, utilizzando "effetti speciali" come materiali artificiali, piani prospettici, luci al neon, colori brillanti e opere d'arte site specific. La fortuna scientifica della ricerca risiede nell’enorme quantitativo di materiale biografico, iconografico, tecnico e fotografico presente negli archivi privati, non ancora inventariati né posti sotto tutela, che è stato messo a disposizione di chi scrive da parte dei progettisti per lo studio e la pubblicazione.

I Disco Club tra architettura e Pop Art: le esperienze romane degli Anni ’60 e ‘70 / Riciputo, Anna. - In: STUDI E RICERCHE DI STORIA DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2532-2699. - 9(2021), pp. 68-79. [10.17401/studiericerche.9.2021-riciputo]

I Disco Club tra architettura e Pop Art: le esperienze romane degli Anni ’60 e ‘70

Anna Riciputo
2021

Abstract

Il saggio propone una lettura interpretativa dei nuovi luoghi del divertimento sorti a Roma durante gli Anni ’60 e ’70, i Disco Club, attraverso il ruolo dell’arte e, in particolare, della Pop Art vicina alle sperimentazioni della Scuola di Piazza del Popolo. Il lavoro, tratto da una più ampia tesi di dottorato in Architettura. Teoria e Progetto alla Sapienza Università di Roma, stringe un focus sulle discoteche romane, derivate dal progetto per il Piper dello studio Capolei-Cavalli, ideate e realizzate dal duo architettonico Giusto Puri Purini e Maurizio Mariani (da poco scomparso). Meno conosciuti dei Radical Disco Club di matrice fiorentina, questi spazi a coinvolgimento totale permettevano ai giovani architetti di inventare un nuovo modo di fondere arte e architettura, utilizzando "effetti speciali" come materiali artificiali, piani prospettici, luci al neon, colori brillanti e opere d'arte site specific. La fortuna scientifica della ricerca risiede nell’enorme quantitativo di materiale biografico, iconografico, tecnico e fotografico presente negli archivi privati, non ancora inventariati né posti sotto tutela, che è stato messo a disposizione di chi scrive da parte dei progettisti per lo studio e la pubblicazione.
2021
Disco Club; architettura radicale; Scuola di Piazza del Popolo; Pop Architecture; Piper
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
I Disco Club tra architettura e Pop Art: le esperienze romane degli Anni ’60 e ‘70 / Riciputo, Anna. - In: STUDI E RICERCHE DI STORIA DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2532-2699. - 9(2021), pp. 68-79. [10.17401/studiericerche.9.2021-riciputo]
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